Lo spettacolo offerto da Juve – Roma, ha certificato come l’Italia del tifo sia unita sotto una sola bandiera: l’intolleranza.
Allo Juventus stadium, dietro la panchina giallorossa erano seduti gli infortunati: Ljajic, Strootman, De Sanctis, De Rossi, Astori e Borriello. “Zingaro di…”, l’epiteto più gettonato rivolto a Ljajic oltre che essere colpito da sputi. Poi è la volta di Strootman, “Zoppo, dove hai lasciato la stampella? Hai finito la carriera”. De Rossi e De Sanctis, anche loro finiti nel mirino dei più scalmanati. Chiari i gesti dell’ex portiere azzurro: dimmi quello che vuoi ma non azzardarti a toccarmi. I preparatori atletici guido Nanni e Vito Scala, al momento della prima rete di Tevez hanno ricevuto uno schiaffo in testa: erano pronti a scavalcare il plexigas per farsi giustizia ma la Digos li ha fermati, comunicando che l’aggressore era stato individuato e di li a poco, notificatogli il Daspo. Dopo l’espulsione, Garcia si è seduto in tribuna prendendosi valanghe d’insulti. Veloce battibecco con uno steward accusato di non svolgere il proprio lavoro, dato che gli insulti continuavano ad arrivare.
il calvario dei giallorossi non era finito. A Caselle hanno trovato tifosi pronti a prenderli in giro. Addirittura un tifoso ha preso un microfono dell’aeroporto intonando un coro “Perdenti, non vincete mai”. Tutto questo a Torino. Anno di Grazia (?) 2014
fonte: Gazzetta dello Sport
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