La Juve Stabia mette in cassaforte la permanenza in serie B. Contro lo Spezia di Gigi Cagni (che conferma il trend negativo al Romeo Menti) i gialloblù ritrovano quel gioco spumeggiante che ne aveva caratterizzato il cammino fino a qualche mese fa e centrano un successo decisivo nella lotta playout.
C’è tutto nel successo con i liguri, la partenza vibrante, la sofferenza ad inizio ripresa, le occasioni fallite nel finale: ingredienti mixati per una gara al cardiopalma che consegna, di fatto, la salvezza alla squadra di Braglia. Anzi, a 48 punti in classifica, con sei gare ancora da disputare, c’è persino chi torna a sognare in chiave playoff. Si chiude nel migliore dei modi, dunque, la settimana più strana della stagione, con il deferimento del portiere Nocchi per una frase pubblicata su Facebook e il conseguente silenzio stampa deciso dalla squadra.
Braglia, che deve fare a meno di Mbakogu, ormai cronicamente alle prese con noie muscolari, e Mezavilla, lasciato fuori per precauzione (squalificati Nocchi e Scognamiglio), ha studiato bene l’undici di Cagni, e vara un 4-1-4-1 che mette in risalto le doti dell’ex Verona, Doninelli, play davanti alla difesa, sfruttando la grande vena di Zito e Acosty, letteralmente incontenibili sulle corsie esterne. Lo Spezia, orfano del bomber Sansovini, oltre che di Lollo e Mario Ruy, recupera a centrocampo sia Bovo che Porcari, in campo fin dalle prime battute, si affida al 4-3-2-1 con il solo Okaka a sfruttare la sua fisicità facendo reparto, in avanti, praticamente da solo.
La gara è subito in discesa per la Juve Stabia. Appena due giri di lancette, dall’angolo di Zito nasce la clamorosa autorete di Romagnoli che, nel tentativo di anticipare Murolo, salta più alto di tutti ma deposita nel sette alle spalle dell’incolpevole Guarna. Il vantaggio scioglie la squadra di Braglia. Zito zoppica per uno scontro di gioco, ma resta in campo e all’11’ è premiato dalla rete del raddoppio. L’esterno entra in area, finta su Goian, serve centralmente per Caserta, errore del capitano nel calciare, ne nasce un assist per lo stesso Zito che non si fa pregare e deposita alle spalle del portiere ligure. Spezia in bambola, Cagni chiama fuori Goian per Madonna e poi Sammarco per Di Gennaro, cercando di ritrovare il bandolo della matassa. Ma è ancora la Juve Stabia ad avere l’occasione per il tris con Bruno che, lanciato da Acosty nel corridoio centrale si trova a tu per tu con Guarna, bravo ad ipnotizzarlo in uscita.
La ripresa è vibrante. La Juve Stabia soffre il ritorno di fiamma ligure, ma riesce a reggere l’impatto, rischiando in più occasioni il terzo gol. Nel momento di difficoltà sale in cattedra anche Seculin, autore di alcune uscite provvidenziali per il successo stabiese. A far tremare il Menti è Okaka (11’), lesto ad approfittare di un errore di Figliomeni che, nel tentativo di liberare, gli offre un assist al bacio per riaprire il match. Bruno sgomita ma non ha più la brillantezza della prima frazione, Verdi è fumoso, così Braglia getta nella mischia Martinelli e Cellini, passando ad un 5-3-2 che tiene sotto pressione i bianconeri fino alle battute finali. È il 35’ quando Martinelli triangola con Acosty spedendo sul fondo a due passi da Guarna. L’estremo spezzino si supera ancora su Acosty nel recupero, ma è solo il sigillo al successo stabiese.
Martedì, ad Empoli la Juve Stabia deciderà quale epilogo dare al suo campionato.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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