Beppe-gol andava sempre più su degli altri. Di tutti, spesso anche dei portieri che, quando la palla pioveva dall’alto, se la vedevano davvero brutta. Non restava che cinturarlo, inibirlo, non farlo saltare. E, pure in quel caso, i rigori li batteva lui. Beppe-gol. La fronte per schiacciare aveva sostituito le mani che cercavano il canestro, perché il segreto di Beppe Savoldi, alias mister due miliardi, è stato il basket. « E’ vero. Ho giocato da playmaker dagli otto ai diciotto anni, e subito dopo è venuto il calcio. Va da sé che negli specifici allenamenti si curava molto l’elevazione e l’esatta scelta dei tempi per l’incontro con la palla. Ecco, tutto quello che ho imparato nel basket l’ho traferito nel pallone».
LA COPPA – Tre Coppe Italia nella bacheca azzurra, la seconda, quella del 75/76 porta la sua griffe, in una finale dove la doppietta del Beppe da Gorlago (provincia di Bergamo) fu decisiva. La finale col Verona all’Olimpico. C’è qualche assonanza che ne dice… « In effetti furono i gol più determinanti della mia parentesi in azzurro (quattro anni con 55 gol, ndc) . Vincemmo 4-0 con il Verona annichilito da un’autorete a un quarto d’ora dalla fine mi pare. Poi segnammo a ripetizione. E chi se lo scorda… Anche allora i tifosi si fecero sentire, eccome! Restando in tema, fra due settimane il Napoli torna all’Olimpico, ma stavolta c’è la Juve. « Bene. Il Napoli lo merita. Ha fatto cose egregie anche quest’anno, sospinto da un Mazzarri che non molla mai. Sarà una sfida incredibile. Conteranno le motivazioni, e il Napoli ne potrebbe avere di più se la Juve dovesse vincere il tricolore. E se dovesse perderlo potrebbe essere scarica. Per me gli azzurri sono favoriti».
LA CHAMPIONS – Ma il Napoli dovrà prima pensare a questo fatidico terzo posto « Anche oggi conteranno di più le motivazioni: quelle degli azzurri sono tante e vive, quelle dei bolognesi un po’ meno. Anche perché hanno fatto un ottimo campionato, al quale non hanno più niente da chiedere. Vorranno tuttavia congedarsi in modo decente dal proprio pubblico, sostanzialmente non perdere. Ma, secondo me, conterà di più la voglia di vincere del Napoli. E poi gli azzurri hanno ritrovato quella verve in parte persa, archiviando l’uscita dalla Champions anzi, probabilmente, trasformandola in un onore e non in un onere. E poi può contare su Cavani, Pandev e Hamsik in gran spolvero. Anche se il mio cuore è diviso a metà, visto che ho giocato a Bologna per otto anni, tiferò Napoli».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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