I gol di testa erano la sua specialità. Beppe Gol ne segnò tantissime di reti così con la maglia del Napoli. Savoldi, che ieri ha festeggiato i 57 anni, prima di lanciarsi nel calcio aveva giocato a basket e rubò qualche segreto dalla pallacanestro. Si alzava quasi in cielo, rimaneva sospeso in elevazione per qualche attimo, prima di colpire.
Quello di Cavani a Firenze è stato un gol alla Savoldi?
«Direi proprio di sì. La rete di Cavani ha ricordato un po’ qualche mio gol, una rete da manuale del colpo di testa».
Ci spiega l’ultima prodezza del Matador?
«Cavani nell’azione del gol ci mette la furbizia dell’attaccante perchè sposta il difensore prima di colpire, poi l’elevazione e l’impatto giusto con il pallone perchè lo sfiora mantenendo alla traiettoria la forza e la velocità del cross di Hamsik».
Cento gol in serie A, quale il più bello?
«Con la maglia del Napoli ne ricordo tanti di gol belli, uno dei due che segnò nel 4-1 a Cesena e soprattutto il gol vittoria sul Lecce al San Paolo».
Qual è la caratteristica migliore di Cavani?
«È un attaccante completo, sa fare tutto bene, oltre a partecipare con grande generosità alla fase difensiva. E riesce a fare tutto con grande naturalezza, come dimostra il gol realizzato contro la Fiorentina. Si muove con l’istinto del grande bomber e lo fa senza pensarci proprio perchè sono caratteristiche che ha nel suo Dna».
Le stelle mondiali, dove posiziona l’uruguaiano?
«Il quinto giocatore al mondo, Cavani sta dimostrando grande continuità in questi anni di Napoli. Adesso è veramente un big a livello mondiale».
A sei gol da Careca, cercherà di battere anche il record di Maradona?
«Careca ormai è vicinissimo, lo ha quasi raggiunto. Può farcela a raggiungere Maradona se resta ancora a Napoli. Credo che De Laurentiis voglia tenerlo e che ci siano i presupposti per la sua conferma».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
