Nel giorno dell’ufficialità del fallimento del Parma, dopo mesi di caos e di polemiche, il presidente dell’AIC, Damiano Tommasi, ha tenuto questo pomeriggio una conferenza stampa a Torre Annunziata per parlare ai media del caso Savoia, società in cui sono accadute le stesse vicende del club gialloblù. “La situazione del Savoia non è l’unica – ha detto Tommasi – e conoscere da vicino una realtà in difficoltà da tanti mesi è doveroso. La situazione del Parma ha creato una tensione mediatica di un certo tipo e sono qui spinto anche dai ragazzi del Parma, che hanno voglia di far cambiare alcune regole e alcuni passaggi del sistema che purtroppo hanno portato in questo stato alcune società già da anni. Le regole devono essere a tutela di queste situazioni”.
“Sono qui per parlare con i ragazzi e per vedere quale può essere lo sviluppo fino alla fine della stagione – continua Tommasi, soffermandosi anche sulle differenze tra i due casi – ho trovato un gruppo che sta facendo il suo lavoro in maniera eccellente e si deve riconoscere l’attaccamento alla professione e alla squadra. A differenza di Parma si ha meno clamore mediatico e più difficoltà nel gestire il quotidiano. L’AIC può tutelare i loro diritti e farsi portavoce presso le istituzioni. Siamo parte nel consiglio federale e faremo il possibile per cambiare le norme che incidono in queste situazioni. La situazione dipende anche dai vari passaggi societari. Non sono pessimista, ho apprezzato il fatto che i giocatori non vogliano entrare pubblicamente nel merito della loro situazione e lascino a noi questo compito. Questa è una piazza interessante dal punto di vista sportivo e sicuramente anche imprenditoriale”.
Sulla base del piano “salva-Parma” ideato e proposto da Tavecchio, è stato poi chiesto a Tommasi se una cosa simile fosse possibile anche per il Savoia. “A Parma era diverso, – ha risposto il presidente dell’AIC – perché non c’era neanche la possibilità della fideiussione. L’esercizio provvisorio è l’unico che può garantire alla società Parma di terminare il campionato è in quell’ottica si parla di piano salva-Parma, ma è comunque una cosa fino a fine stagione. Il debito va coperto. Portare i libri in tribunale? Deve farlo chi è nella proprietà. A Parma è dovuta intervenire la procura fallimentare. Le colpe della Lega? Le stesse che ha anche a Parma. La possibilità di iscriversi ad un campionato e pagare solo uno stipendio non si deve verificare. L’obiettivo è riconoscere i diritti di chi gioca da inizio a fine della stagione. A Parma il responsabile principale è chi si è preso degli impegni e non li sta mantenendo”, ha concluso Tommasi.
Fonte: Gianlucadimarzio.com
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