Tristezza e vergogna– Doveva essere festa grande al Gobbato per il “nuovo” Pomigliano, passato dalla dirigenza Romano a quella dei Pipola, ma l’esordio ufficiale dell’undici di Cimmino si è trasformato in tragedia: dopo il consueto saluto dei 22 calciatori al pubblico (quest’oggi caldissimo da ambo le parti nonostante il clima torrido delle 16.00) un addetto alla sicurezza, Pasquale Beneduce, di 24 anni, ha raccolto un petardo (pensando probabilmente fosse un fumogeno) lanciato dal settore ospiti e questo gli è scoppiato tra le mani. Imminenti i soccorsi al giovane ma, purtroppo, sembra che il ragazzo abbia perso due dita (pollice ed indice) della mano destra.
Parlare di calcio dinanzi a questi incresciosi fatti risulta essere difficile ma si sa: show must go on e così, dopo un primo momento di dubbio del signor Conforti di Salerno, si decide di giocare, molto probabilmente per evitare ulteriori problemi di ordine pubblico. Di sicuro quest’increscioso atto (non esistono davvero parole per commentarlo ) costerà quantomeno alla squadra oplontina l’impossibilità di essere seguita in trasferta dai suoi tifosi. Inoltre è molto probabile che la Dirigenza granata s’appellerà al ricorso per avere la gara vinta a tavolino.
La gara- Dopo lo shock iniziale si comincia: al fischio d’inizio il Pomigliano parte subito forte e sfiora il gol con Forino, terzino sinistro pomiglianese doc cresciuto nelle fila dell’Empoli, che con un sinistro di collo esterno sfiora il palo alla sinistra del portiere oplontino Vitiello. Dopo un inizio quasi insperato del club granata, sale in cattedra il Savoia e sfiora in due occasioni il vantaggio, sempre con Peretta, che però si fa ipnotizzare dal baby Loffredo, estremo difensore classe ’94. Come si suol dire “gol mancato, gol subito” e così bomber La Cava approfitta di una retroguardia torrese alquanto allegra e beffa Vitiello con un lob da applausi. Siamo al minuto 31′. Nemmeno il tempo di festeggiare per i circa 450 tifosi granata che arriva il pareggio di Giraldi (34′), man of the match ex Nocerina, che finalizza al meglio, con un tap-in facile facile, un’ azione solitaria di capitan Guarro. Si va negli spogliatoi sul risultato di parità. Il secondo tempo perde di brio rispetto alla prima frazione di gioco e si assiste ad una gara bloccata a centrocampo, dove la fanno da padrone i vecchi “calcioni” da quarta serie. Mister Vitter pesca però l’asso (anzi gli assi) vincente e trova, dopo 25′ di noia mortale, il vantaggio con il neo-entrato Savarese, che pesca un jolly da 20 metri di altra categoria. Lo svantaggio ferisce l’orgoglio del Pomigliano che, sostenuto da un pubblico instancabile e da un Forino scatenato, si porta nella trequarti avversaria. Il pareggio stenta ad arrivare e, a meno di 10′ dalla fine, arriva invece il doppio vantaggio del Savoia, che trova il 3-1 con Manfrellotti (anch’egli subentrato da pochi minuti), bravo a finalizzare una bella azione in ripartenza dei suoi. Forino non ci sta e così limita i danni con un destro (lui che è un mancino naturale) di rara potenza e precisione dal limite dell’area che toglie le ragnatele dal sette. Purtroppo per il Leone granata è troppo tardi e così si va sotto la doccia: Pomigliano eliminato dalla Coppa Italia (ricorso permettendo). Per Cimmino, comunque, questa è una sconfitta dal sapore agrodolce: il Savoia è infatti una compagine attrezzata per i piani alti della classifica, in ritiro dai primissimi di Luglio e con individualità di spicco come Giraldi (di un’altra categoria) e Guarro. La realtà pomiglianese è invece in piena crescita: la squadra è giovane e frizzante, ci sono ampi margini di miglioramento e, in seguito alla baraonda post-Romano, la rosa è stata puntellata solo ad inizio Agosto. Buone le risposte dagli under: il portiere Loffredo, classe ’94, ha disputato un buon match, nonostante qualche reverenza del caso e Chianese e La Gatta (talentino ’95 di proprietà del Napoli) sono subentrati a gara in corso con gran personalità, specie il secondo. Ha un pò deluso le aspettative Ruben Santonicola, ma puntare il dito contro il fantasista classe ’93, a questo punto della stagione, sembra quantomeno prematuro. Solo panchina per Antonio Piccolo (anch’egli pomiglianese ed amatissimo dalla tifoseria), portiere ex Juventus dal curriculum invidiabile (ha fatto il terzo in un Napoli-Juventus del 2009-2010 e giocato il Mondiale Under 20 in Egitto) per la categoria. Ma si sa, in quarta serie, vige la “legge” degli under e lui è un classe ’90.
Pomigliano- Savoia 2-3. Ecco il tabellino completo del match con i voti della Redazione di IamNaples.it:
Pomigliano (4-3-3): Loffredo 6; Sasso 6, Follera 6, Schioppa 6, Forino 7; Biancardi 5 (59′ La Gatta 6.5), De Rosa 6, Santonicola 5 (59′ Chianese 6); Panico 5, La Cava 6.5, Dragone 5.5. A disposizione: Piccolo, Irace, Caiazzo, Cantone, Annunziata. All. Cimmino 6
Savoia (4-4-2): Vitiello 5.5; Falanga 6, Esposito 6, Scudieri 6, Guarro 7; Rabbeni 5 (53′ Manfrellotti 6.5), Fontanarosa 6, Giraldi 7.5, Ianniello 6; Perretta 5 (53′ Savarese 6.5), Incoronato 6. A disposizione: Loccisano, Pallonetto, Borrelli, Cassandro, Nastro. All. Vitter 7
Arbitro: Sig. Conforti di Salerno.
Marcatori: La Cava 31′(P); Giraldi 34′ (S); Savarese 68′ (S); Manfrellotti 84′ (S), Forino 89′ (P).
Note: 600 spettatori al Gobbato di cui circa 200 ospiti. Manto erboso in condizioni non ottimali. Gara iniziata con 15′ di ritardo a causa di un petardo lanciato dal settore ospiti che ha colpito un addetto alla sicurezza.
Dal nostro inviato al “Gobbato” di Pomigliano Mirko Panico
