Poche ore per ambientarsi e tentare stasera un’impresa storica. Tra il Napoli e la Tim Cup Primavera c’è la Juventus. Non un ostacolo qualsiasi ma il “nemico” di sempre. «Sarà una partita eccezionale per noi. Viviamo una situazione paradossale con i ragazzi che forse non si rendono neanche conto dell’importanza. Se ne accorgeranno quando metteranno piede nello Juventus Stadium».
PRIMA VOLTA – Ha esperienza da vendere Giampaolo Saurini, alla prima stagione alla guida della formazione napoletana giovanile: «Non pensavamo di arrivare così in alto nel giro di pochi mesi. Il merito è di tutti, soprattutto di chi mi ha sostenuto e seguito in quest’avventura. Non ringrazierò mai abbastanza la società per avermi dato fiducia fin dal primo incontro. Questa è la mia prima volta da allenatore al Sud dove c’è tanta voglia di fare e migliorare. Abbiamo lavorato sodo per arrivare a questi livelli. Ora non c’è più nulla da perdere. Ho chiesto alla squadra di giocare senza paura».
CAMPIONATO – Se in Coppa il cammino è stato entusiasmante (sette vittorie e tre pareggi), in campionato il Napoli è scivolato al quarto posto. La vetta è distante appena un punto. Davanti agli azzurri ci sono tre squadre: Catania, Palermo e Lazio. Tutto è ancora in gioco. I due obiettivi più immediati sono alla portata di un Napoli che ha potenzialità enormi con diversi calciatori corteggiati da diverse società: «Sono arrivato qui con l’obiettivo di valorizzare i prodotti del vivaio. Diversi elementi sono nel giro della nazionale. Alcuni, in varie occasioni, sono stati convocati in prima squadra. Questa è la soddisfazione maggiore per un allenatore che ha un ruolo soprattutto di educatore».
PASSATO – Da ex attaccante con Lazio e Brescia il tecnico di Colleferro ha calcato i campi della massima serie, vincendo con i biancocelesti uno scudetto Primavera nella stagione 1986-87. «Sono ricordi sbiaditi. Non conta il mio passato ma quello che costruirò insieme al Napoli. Proveremo a fermare una squadra attrezzata per vincere subito con alcuni elementi più maturi rispetto ai nostri». Un ritornello più volte sentito negli ultimi giorni: come si batte la Juventus? «Nessuno ha la bacchetta magica. Cercheremo di colmare il gap con una grande organizzazione e un impegno al di fuori del comune, dando il massimo e facendo attenzione specialmente ai particolari. Sulla formazione non mi sbilancio. Di sicuro avremo due o tre ’96 in campo dall’inizio, a dimostrazione della bontà del nostro progetto».
DOPPIO TURNO – Allegra e Savarise squalificati, Nicolao in dubbio ma Saurini non drammatizza: «Può capitare di arrivare in fondo ad una competizione con qualche defezione. Fa parte del gioco. Non possiamo certo accampare scuse. Saremo protagonisti in una partita diversa dalle altre. Questo non significa che dovremo snaturarci. Nel corso dei mesi siamo riusciti a raggiungere una certa fisionomia e una quadratura tale da poterci esprimere. Ci conosciamo a memoria, se siamo arrivati fino a qui non vale neanche la pena cambiare approccio – conclude il tecnico -. Il fattore emozionale avrà sicuramente delle ripercussioni ma non per tutta la durata dell’incontro. Avremo da contorno due stadi di una certa caratura (il ritorno dovrebbe giocarsi il 29 alle ore 19 al San Paolo, ndr). Sarà dura per molti anche se ci siamo preparati pure in quest’ottica».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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