Il destino si è divertito a mettere Paolo Cannavaro contro il Napoli alla prima giornata di campionato, con il mercato ancora in corso. Così, mentre il club azzurro cerca un centrale di valore da affiancare ad Albiol, viene spontaneo chiedersi se il vecchio capitano non sarebbe stato utile alla causa. A Sassuolo Cannavaro ha dimostrato di conoscere i meccanismi della difesa a quattro e insieme a Floro Flores ha portato nello spogliatoio neroverde quella vena scugnizza che non guasta. Inoltre, è dimagrito sette chili dall’inizio del ritiro. Merito del nutrizionista del Sassuolo e della sua ferrea volontà di restare ai vertici.
IL MAGONE Cannavaro non ha rilasciato interviste in questi giorni per evitare fraintendimenti. Non ha mai detto una parola contro chi lo ha esiliato e non lo farà mai. La sua rivincita, però, non l’ha ancora consumata. Anzi, lo scorso anno al San Paolo fu tradito dall’emozione di tornare aFuorigrotta e uscì dal campo dopo venti minuti per un problema muscolare. Ci fu l’ovazione del pubblico. La stessa che gli tributeranno domenica sera i 4.000 cuori azzurri del Mapei Stadium. Dovesse segnare, non solo non esulterebbe, gli verrebbe il magone.
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