“Siamo rimasti tutti perché abbiamo un sogno in comune. Ci proveremo, non chiediamo alla squadra di raggiungerlo, non mettiamogli pressioni, non carichiamola di responsabilità. Anche se non dovessimo riuscirci, il viaggio sarà bellissimo”, così Maurizio Sarri ha fatto sintesi riguardo al leitmotiv che sta accompagnando il ritiro di Dimaro.
Si punta sulla conferma degli equilibri esistenti, sulla capacità di esprimersi a memoria, di valorizzare dei meccanismi ormai consolidati. La fase offensiva ai nastri di partenza potrà usufruire anche di Milik pienamente recuperato, del nuovo innesto Ounas e probabilmente anche di Berenguer. Se non dovesse essere ceduto per trovare più spazio, Sarri potrebbe contare su Pavoletti che sta smaltendo le difficoltà della scorsa stagione dovute al cambio dei metodi di lavoro tra Juric e Sarri e soprattutto all’infortunio rimediato quando indossava ancora la maglia del Genoa.
Tenendo conto dei parametri del Napoli, è veramente un’impresa ardua migliorare il centrocampo e l’attacco a disposizione di Sarri, che sta lavorando come alternativa a gara in corso allo spostamento di Mertens a sinistra con Milik al centro dell’attacco.
Sarri, infatti, sta dedicando ampia parte del suo lavoro alla fase difensiva perché non si può pensare di vincere il tricolore subendo trentanove gol come nello scorso campionato.
Il Napoli avrà Maksimovic e Tonelli in buone condizioni, dopo i problemi fisici della scorsa annata, ma è un azzardo affidarsi solo alla cura maniacale dell’organizzazione difensiva per ridurre il numero di reti subite.
I dati della scorsa stagione sono chiari: il Napoli ha condotto 11 dei suoi 14 clean-sheet con la coppia Albiol-Koulibaly. E’ molto ampia la differenza di efficacia del reparto difensivo quando sono chiamate in causa le alternative. L’infortunio di Albiol nella scorsa stagione ha influito molto perché ha tolto al Napoli fisicità e ha privato la formazione di Sarri di un elemento fondamentale per la fase d’impostazione e per la guida dell’intero reparto.
Il lavoro arriva fino ad un certo punto, poi fanno la differenza la capacità di leggere le situazioni, i tempi di reazione, lo spirito d’adattamento alle situazioni di gioco e in tanti frangenti i componenti della difesa azzurra hanno mostrato dei limiti. Chiriches è considerato da Sarri un difensore affidabile ma il Napoli potrebbe sfruttare le risorse a sua disposizione per provare a portare a casa un giocatore più giovane e di maggiore spessore. L’arrivo di Mario Rui, con la possibile partenza di Strinic, va nella direzione di migliorare sotto il profilo della tenuta difensiva. Sarri non è contento del modo in cui il croato lavora nella linea e allora ha voluto rilanciare un suo storico uomo di fiducia come alternativa a Ghoulam, il cui rinnovo di contratto sembra essere più vicino. Sarri si è sbilanciato all’incontro con i tifosi a Folgarida ieri sera: “Spero che Ghoulam resti, è cresciuto tantissimo. Credo che prolungherà il contratto perché ha grande voglia di continuare questo progetto”. Si tratta di parole molto significative, che fanno pensare che l’accordo tra le parti sia vicino.
Ciro Troise
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