Il Napoli di Maurizio Sarri perde la prima gara del girone eliminatorio contro lo Shakhtar Donetsk. L’allenatore azzurro ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della gara durante la consueta conferenza stampa post-gara:
“E’ chiaro che avere approcci alle partite sempre di questo tipo ti crei tante difficoltà anche a livello di sviluppo di gioco, era palese che prima o poi l’avremmo pagato. Le scelte andavano fatte e, infatti, Mertens e Allan sono stati più brillanti quando sono entrati. Sono giocatori che per caratteristiche per essere sempre a livelli massimali hanno bisogno talvolta di riposare, non sono come altri che sono più fondisti. Poi è chiaro che quando si perde diventa tutto più discutibile. L’arbitro non mi è piaciuto, ha consentito che il gioco fosse interrotto con una frequenza non normale. Abbiamo speso tantissimo per superare il play-off soprattutto a livello mentale, questo passaggio del turno ci ha dato un po’ d’appagamento, dobbiamo superare questa piccola problematica e tornare ad essere noi stessi. Dobbiamo sfruttare meglio le palle inattive, è molto più facile segnare su palla ferma in Champions rispetto al campionato, su tre-quattro calci d’angolo abbiamo sviluppato anche traiettorie insidiose, poi si torna sul nostro storico limite che non so quanto sia superabile: abbiamo tanti giocatori che non sanno attaccare bene la palla, anche quelli di buona fisicità. Si riparte dai venti minuti finali? Sono stati fatti contro avversari in difficoltà, sono stati, però, di vivacità, a volte è importante avere in panchina un giocatore come Mertens che ti può cambiare le partite, era importante arrivare a quel punto con un risultato ancora accettabile. Il calendario così è infattibile, l’unica risorsa a disposizione di un allenatore è farsi comprare i calciatori perchè non si può lavorare. I titolarissimi in difesa? Dipende da chi intendi perchè io a volte resto un po’ basito, Zielinski ha fatto quasi 1000 minuti in più di Allan e Jorginho. La difesa non ha alcuna responsabilità, anzi la linea era in balia dei trequartisti che li puntavano, hanno fatto quasi un miracolo. Gli interni di centrocampo hanno perso spesso le misure e i nostri attaccanti hanno partecipato poco alla fase di non possesso. Non facciamone un dramma, abbiamo perso in casa della testa di serie, avranno fatto qualcosa per esserlo. Era chiaro che senza fare una grande prestazione avremmo perso. Lo Shakhtar è stato più forte di noi in un tratto di partita, noi meglio in un altro. Le palle-gol sono a nostro favore: sette a cinque. La sensazione è che l’approccio alla partita dei nostri avversari sia stato migliore del nostro e ciò ha condizionato la partita”
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