Alla vigilia del big match di campionato contro l’Inter l’allenatore della Juventus Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa della sfida di San Siro.
Questi alcuni passaggi delle sue dichiarazioni.
“Se c’è chi si arrabbia perché sta fuori è un aspetto positivo, non negativo.
Giocare Inter Juve è una sensazione importante che mi rende felice. Riesco a vedere l’aspetto bello nel giocare questa parte. Nella partita singola non si possono fare questi pronostici.
L’Inter è una squadre forte, che ha solidità e riesce ad essere pericolosa se ha in mano la partita e difende bene quando non ce l’ha. È una squadra completa, contro cui sarà difficile giocare.
Conte è un grande allenatore, lo dimostrano i risultati che ha fatto non solo in Italia. È tra i migliori, ma io non riesco a vedere Sarri contro Conte, solo Inter contro Juve.
Partita scudetto? Ci sono 31 partite da giocare. Sarà una partita importante per confermare la crescita della squadra, è più importante uscire da San Siro con una buona prestazione e poi con 93 punti in palio si pensa di sistemare la classifica ad ottobre.
La Juve è una squadra matura, che ha cambiato tanto ultimamente. Dobbiamo confermare i passi in avanti che stiamo facendo nel giocare un certo tipo di calcio per innalzare il livello delle prestazioni. In questo momento dobbiamo essere concentrati sulle prestazioni.
La nostra linea media di recupero palla è stata più alta, quindi i numeri mi dicono che abbiamo fatto meglio e qualcosa di diverso rispetto alle ultime partite.
Bernardeschi? Io ne ho parlato con lui facendo fatica a provarlo nel ruolo che ritengo per lui più adatto.
Non bisogna concentrarsi sulla prestazione, noi cercheremo di andare là a giocare. Si parla di determinazione, di fama, di voglia che ritengo siano qualità insite nei professionisti. Dovremo giocare con qualità, imporre il nostro calcio ma gli eventi della partita ci diranno se riusciremo a farlo.
Sappiamo tutti che noi decidiamo 100 cose diverse al giorno, quindi molto probabilmente diverse le sbagliamo. Avere la capacità di fare pochi errori è una grande capacità degli allenatori.
loro hanno la difesa più solida, i numeri dicono questo, ma non dipende solo dai tre difensori perché l’Inter sa difendere da squadra. Vediamo chi sta meglio e poi vediamo come poterli attaccare ma non sarà semplice.
Se una classifica a inizio ottobre ci crea impatto psicologico, vuol dire che non siamo pronti psicologicamente”.
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