Attraverso le pagine dell’edizione odierna il Corriere del Mezzogiorno racconta i dettagli della visita di Sarri a Castel Volturno: “C’è chi arriva a Castel Volturno in elicottero e chi invece si accontenta di un minivan. C’è chi guarda con distacco un centro sportivo confinante con la Terra dei fuochi. E chi ne apprezza anche i difetti. Questione di palmares, direbbero i puristi del calcio. Di cultura, di spessore e di esperienza. Rafa Benitez, due anni fa era stato accolto in pompa magna. Al centro sportivo azzurro c’erano persino i bambini delle scuole calcio. E lui, abituato all’occhio della telecamera, si era dilettato a palleggiare, a sorridere e salutare ogni piccolo aspirante top player. Poi, però, quel centro sportivo era stato etichettato come inadeguato. E, allora: un ufficio più grande, un campo in più e lavori di ristrutturazione dei locali che avrebbero dovuto ospitare il suo staff. Finanche una sala ristoro per i calciatori, stressati dalla fatica degli allenamenti. La fatica per Sarri è tutt’altra cosa. Ha un significato diverso. Ed è la prima cosa che ha promesso a De Laurentiis. Sudore e corsa. Attaccamento e senso di appartenenza. Non avrà bisogno della sala ristoro, e gli occhi gli si sono illuminati quando ha visto il suo ufficio. Quello che Rafa snobbava, Sarri ha apprezzato”
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