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Sarà un mercato pieno di stelle e non di “riparazione”

Nel 2012 potrebbero esserci operazioni da oltre 70 milioni di euro

Pazzini, Sanchez, Cavani, Thiago Silva, Osvaldo, Ranocchia, Maxi Lopez, Cassano: vi sembrano nomi da mercato di riparazione? Evidentemente no. Perché la sessione di gennaio non serve solo per rimediare agli errori commessi in estate o agli imprevisti sopraggiunti nel girone d’andata. Tutt’altro: è anche l’occasione per grandi colpi e investimenti importanti. Lo dimostra l’analisi delle ultime cinque sessioni di mercato di gennaio, dalla stagione 2006-07 in poi: da tre anni a questa parte c’è un trend positivo di investimenti da parte delle 20 di A, con un picco fatto registrare proprio nello scorso campionato, cioè all’inizio del 2011: oltre 124 milioni di euro di acquisti. 

IL TREND- Sarà un mercato importante anche quello di gennaio 2012. Nonostante la crisi, nonostante le difficoltà strutturali del sistema calcio italiano di competere con le altre big d’Europa. Certo, se si considera solo il “conto economico”, cioè i soldi effettivamente spesi subito, a gennaio, allora difficilmente si potrà migliorare la performance della passata stagione. Ma se si ragiona in termini di “stato patrimoniale”, cioè del valore dei giocatori destinati a cambiare maglia, a prescindere dalla formula, prestito o comproprietà piuttosto che un acquisto a titolo definitivo, allora il discorso cambia. Seguiteci in questo conticino: Tevez al Milan è un innesto da 30 milioni di euro, Borriello alla Juve è un rinforzo da 10 milioni, una cifra che fotografa grosso modo anche il valore di Maxi Lopez e di Gilardino. Se sommiamo gli 11,5 milioni di euro che il Napoli ha effettivamente speso per Vargas arriviamo già a un parco giocatori dal valore di oltre 70 milioni di euro. E al conto vanno aggiunti poi gli altri obiettivi di Inter, Roma, Lazio e così via. Insomma, i pagamenti possono anche essere dilazionati, ma la Serie A vuole pensare in grande come dimostra il controvalore dei nomi finora in ballo. 

I PRECEDENTI – Quello del 2010-11 è stato il mercato invernale più ricco degli ultimi cinque anni: 124,7 milioni di euro spesi dai club della Serie A. Oltre sessanta milioni in più rispetto all’anno precedente. Un balzo in gran parte legato alle strategie dell’Inter: freschi di triplete , i nerazzurri hanno investito a gennaio, per il modulo di Leonardo, i soldi non spesi in estate per il progetto di Benitez. Pazzini a Milano per 20 milioni è stato il colpo più importante, seguito dal riscatto dell’altra metà di Ranocchia, 12,5 milioni più i 6,5 anticipati in estate. Nella top five del 2011 lo spagnolo Ruiz passato per il Napoli, un altro interista, Biabiany, questa volta in uscita verso la Sampdoria, e Gonzalez al Palermo. 

QUANTI BIG- Gennaio non serve solo a “riparare”, gennaio è il mese giusto per grandi investimenti. Pazzini, tanto per restare all’interista, ha cambiato maglia le ultime due volte a stagione in corso. E ancora: il re del mercato 2011-12, Alexis Sanchez, l’uomo venduto al Barça per poco meno di quaranta milioni di euro, è arrivato a Udine giovanissimo proprio durante la sessione invernale del 2006, la stessa che servì al Palermo per piazzare il colpo Cavani e al Milan per riportare sotto la Madonnina l’ex nerazzurro Ronaldo. Sempre d’inverno i rossoneri si sono assicurati Thiago Silva, mentre Osvaldo si affacciava a Bologna. E a gennaio di un anno fa, era il 2010, in Italia arrivò anche Maxi Lopez: salvò il Catania e oggi può fruttare tanti bei soldini alle casse del club etneo. Sì, perché la sessione invernale può generare anche ricchezza. Altro che mercato di riparazione.  

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

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