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Napoli-Juve verso Rizzoli: uno dei protagonisti di Pechino!

Orsato, Tagliavento e Rocchi hanno già arbitrato in passato le due squadre

Domani, più che oggi. Perché anche questa potrebbe essere una strategia, pure se si gioca venerdì e pure se comunque le designazioni sono sempre state fatte il giovedì. Domani, allora, più che oggi Nicola Rizzoli per Napoli-Juve. Era nell’aria, dovrebbe, potrebbe, sarà ufficiale fra poche ore. L’arbitro che tutti pronosticano per la finale di Champions se nessuna delle nostre squadre arriverà fra le prime quattro, l’arbitro che sembrava destinato all’ultimo atto dell’Europeo 2012 se non fosse che l’Italia ha piantato la bandierina proprio lì, sul terreno di Kiev, a lui Stefano Braschi vorrebbe – in cuor suo ha già deciso da una settimana – affidare la partita scudetto. Scelta difficile, scelta complicata, resa fastidiosa alla luce di quanto successo lunedì sera a Udine, con quel rigore su Cavani che ancora grida vendetta. E che si aggiunge ad una serie di precedenti che aleggiano su questa partita, che mai come in questo momento consiglierebbe prudenza. 

STRATEGIE – Rizzoli, allora, per la partita che può valere una stagione, il miglior arbitro nella manica di Braschi e non solo, vista la stima che ha a livello europeo. Rizzoli, anche, l’arbitro d’area della Supercoppa di Pechino fra il Napoli e la Juve (corsi e ricorsi), di quel rigore su Vucinic che lui chiamò a Mazzoleni, di quella giornata cinese che si porta dietro come fosse un segno del destino. La conferma di vederlo venerdì al San Paolo dovrebbe arrivare domani, giovedì. Perché è il giovedì il giorno consacrato alle designazioni, non ci sono mai state deroghe (neanche quando di venerdì giocò il Milan). Perché stavolta la scelta potrebbe rivelarsi anche strategica. Mettere poche ore fra il Rizzoli “nero su bianco” e la partita stessa significherà non dare modo alle inevitabili polemiche di prendere fuoco, in maniera di lasciare l’arbitro il più possibile lontano dal caos. 
TENTAZIONE – Rizzoli, dunque, e non ad esempio Orsato, che era un candidato serio però ha appena diretto Palermo-Genoa. Rizzoli, sì, ma con chi? C’è una voce che gira nell’universo arbitrale, forse appena una suggestione. Ovvero riproporre al San Paolo la stessa “cinquina” che ha sfiorato la finale di Polonia&Ucraina. Ovvero: Rizzoli centrale, Rocchi e Tagliavento arbitri d’area e Faverani e Stefani assistenti. Una scelta di garanzia, è la scelta che ha fatto l’Uefa appena pochi mesi fa, sarebbe anche una giustificazione nel caso le cose andassero male. Però. Il prossimo turno propone anche un Milan-Lazio che merita un arbitro all’altezza, così come Catania-Inter. Insomma, si possono “sacrificare” due arbitri di livello come Rocchi (che se non avesse fatto Roma-Juve due settimane fa poteva essere in corsa per il San Paolo, ma potrebbe andare a San Siro) e Tagliavento (idem, se non avesse un pessimo feeling con la Juve per via della partita con l’Inter)? E poi, Stefani (che pure ha rifatto il Napoli in campionato) era il guardalinee di Pechino che “suggerì” l’espulsione di Pandev. Allora, con Faverani, potrebbe esserci Cariolato (bene in Parma-Napoli, ma toppò in Coppa Italia in Lazio-Juve con quell’intervento di Marchetti su Vucinic) o Marzaloni, che Braschi stima molto e viene da un buon Fiorentina-Inter. 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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