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Santoro all’Inter. E il Napoli dei napoletani?

Un pilastro del progetto Napoli dovrebbe raggiungere Mazzarri all’Inter

La napoletanità è un manifesto che ritorna, una prelibatezza ideologica utile sia per le cene nobili che per i banchetti popolari. Il presidente De Laurentiis nei primi anni a Napoli toccava spesso quest’argomento nelle sue dichiarazioni per entusiasmare un popolo attaccato a origini e tradizioni come quello partenopeo. Il primo Napoli del patron della Filmauro era “napoletano” nella sua struttura dirigenziale: Carmando assicurava la continuità con il passato, Pierpaolo Marino esprimeva una splendida storia di calcio formatasi in Campania,  Giuseppe SantoroLuigi Caffarelli le anime della rinascita del settore giovanile del Napoli.

Il “Napoli dei napoletani” sta perdendo pezzi: dopo Carmando e Marino, ora tocca a Santoro salutare Castelvolturno. Il suo futuro è al fianco di Walter Mazzarri e di tutto il suo staff all’Inter; l’ex collaboratore di Carmine Tascone alla Damiano Promotion dovrebbe firmare un biennale.

Venerdì scorso il pranzo con Mazzarri a “Il Capitano” di Pozzuoli, poi lunedì un blitz a Castelvolturno per raccogliere proprio con l’ex allenatore del Napoli il suo materiale.

Filtrano anche indiscrezioni sul ruolo che Santoro dovrebbe rivestire l’Inter; anche nella società nerazzurra dovrebbero cambiare molte figure. Il capo degli osservatori Valentino Angeloni dovrebbe trasferirsi al Sunderland di Di Canio, ci sarà un ruolo diverso per Ivan Ramiro Cordoba con Santoro che farà il team manager al fianco di Mazzarri.

Santoro dovrebbe lasciare il Napoli da professionista in scadenza, una prassi nella filosofia societaria di De Laurentiis. Il patron della Filmauro ha rischiato anche con lo staff medico, tentato da Roma e Inter ma che alla fine resterà dalle parti di Castelvolturno.

De Laurentiis ha apprezzato lo straordinario lavoro di Giuseppe Santoro alla guida del settore giovanile; con budget risicati e girovagando tra più campi della Campania, Santoro e i suoi collaboratori hanno portato cinque giocatori del vivaio al debutto in Serie A (Vitale, Maiello, Sepe, L.Insigne, R.Insigne) e le promettenti leve ’94 e ’96, pronte a raccogliere molte soddisfazioni nel mondo del calcio. Due anni fa Santoro era vicino al ritorno alla guida del vivaio ma sfumò tutto per alcune divergenze con il direttore sportivo Bigon.

In questi mesi l’idea del ritorno al vivaio coinvolgeva nuovamente De Laurentiis ma non c’è mai stato un approccio forte e concreto da parte del presidente per trattenere a Napoli un pezzo importante della sua avventura napoletana.

Intanto si costruisce con Benitez il nuovo Napoli; Bigon, Micheli, Mantovani e Zunino hanno tenuto dei summit a Liverpool con l’allenatore madrileno che ha la volontà di approfondire la conoscenza sull’organico a disposizione degli azzurri ragionando anche sulle strategie di mercato.

Con Benitez arriveranno a Napoli Paco De Miguel, preparatore atletico, e Xavi Valero, preparatore dei portieri. La ‘troupe’ di Benitez, tuttavia, potrebbe essere arricchita di altri nomi: manca, infatti, il vice-allenatore, individuato in Boudewijn Zenden, che non dovrebbe seguirlo poichè non parla l’italiano. Dovrebbe sfumare anche Amedeo Carboni, mentre si valuta la posizione del tattico Dave McDonough. Il nuovo team manager potrebbe essere Gianluca Grava, figura utile per il dialogo tra lo spogliatoio e il tecnico. De Laurentiis ne parlerà con il numero 2 azzurro al rientro da Los Angeles, previsto per il 17 Giugno.

Per Grava si era valutata anche l’idea di un altro anno di contratto ma il vuoto lasciato da Santoro dovrebbe cambiare i piani societari. Si era parlato anche della sua figura per il settore giovanile, vista l’esperienza anche del padre, Adriano Grava, nella gestione di una scuola calcio. L’idea non è piaciuta in società, il direttore sportivo Bigon definisce “condizionabili” i napoletani nella guida del vivaio. E meno male che bisognava fare il “Napoli dei napoletani”. Staremo a vedere, l’estate è appena cominciata.

Fonte: Ciro Troise per “Il Corriere del Pallone”

 

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