Il doppio passaporto stavolta è un dettaglio: «Ho scelto Napoli per due motivi: perché è stata la squadra che più mi ha voluto e che mi ha cercato per prima. Secondo, perché è stata la squadra di Maradona, e per noi argentini ha un significato particolare. Ho sempre voluto capire l’effetto che fa portare la maglia del Napoli, è una sensazione che da tempo sognavo di provare». Per capire meglio la storia serve dire che al cellulare di Mario Alberto Santana, passaporto italiano ma argentino di nascita, erano arrivate diverse altre proposte: Roma e Malaga, per dirne un paio, si erano spinte a un’offerta simile a quella del Napoli. Nulla da fare, però: lui aveva già scelto l’azzurro (dove ritroverà Donadel, ex compagno nella Fiorentina) e ora che la lunga attesa sta per finire ecco spiegati i motivi della decisione. Da Maradona a Lavezzi Ora è il Napoli di un altro argentino di talento. Ha già parlato con lui? «Confesso: sì. Ci siamo incontrati l’ultima volta prima di Napoli-Fiorentina, da avversari, e ammetto di avergli chiesto qualche informazione, sulla squadra e sulla città. Anche perché avevo già capito che a Firenze non c’era l’intenzione di tenermi».
Certe notizie le arriveranno anche in vacanza: proprio di Lavezzi si parla in chiave-mercato. Ha qualcosa da dire in merito? «Io mi auguro che resti, ovvio. E non mi preoccupo: vedo che l’obiettivo della società è quello di costruire una squadra importante, non certo quello di diminuire il livello. Lavezzi è un valore aggiunto per il Napoli, come Hamsik. Mi auguro di trovare tutti quei giocatori che l’anno scorso hanno fatto la differenza e che potranno ancora essere decisivi. Arrivo in punta di piedi: entro in un gruppo che lavora insieme da anni, spero solo, tra campionato e coppa, di ritagliarmi i miei spazi e di riuscire a giocare il più possibile». A questo proposito, potrà far valere la sua esperienza internazionale: Napoli torna nella grande Europa, ci pensa? «L’atmosfera del San Paolo è devastante in un normale riscaldamento pre-campionato. Non oso immaginare come sarà durante le partite di Champions». A Napoli aspettano lei. Questa sarà la volta buona per la firma sul contratto? «Ci siamo. Sono contento. Ho voglia di arrivare. Non vedo l’ora che tutto sia concluso, per poter entrare nella mia nuova realtà. Ripeto, Napoli è una piazza straordinaria, che mi ha sempre affascinato in maniera particolare».
La Redazione
C.T.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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