«Il Napoli è per certi versi la più inglese delle squadre di serie A: va ”alla guerra” senza pensare troppo a quello che succede dietro. E lo Swansea più o meno gli somiglia». Beppe Sannino ha modi eleganti e una timidezza che conquista. Le chiavi giuste per farsi amare in Inghilterra. Il tecnico di Ottaviano è da due mesi alla guida del Watford della famiglia Pozzo, in lotta per la Premier. Sannino, che distanza separa oggi il calcio inglese da quello italiano? «Ho avuto la fortuna di scoprire un altro mondo dove ci sono zero pressioni, nessun problema ambientale. Eppure gli stimoli non mancano e le ambizioni dei club neppure. La verità è che le idee si traducono meglio sul campo se non ci si sente costantemente sotto processo». Contano di più organizzazione o soldi? «Sia l’uno che l’altro. Senza dimenticare gli stadi: sono luoghi incantevoli. L’altra sera ero a Yeovil, 9mila posti a sedere sempre sold out. Ebbene, anche lì ci sono i box con ristoranti». Cosa ha portato della sua mentalità? «Un po’ di tatticismo, lo studio dell’avversario: qui vanno tutti in avanti, quello che conta è fare gol. Infatti le partite si decidono anche dopo il 90’: ho visto arbitri dare anche 7 minuti di recupero e in quei minuti succede di tutto». Lo Swansea è così? «Il dna delle squadre del Regno Unito è questo. Ovvio, nella Premier ci sono contaminazioni europee: lo Swansea fino a poche settimane fa aveva in panchina Laudrup. Però, giocano sempre per fare gol… come dico io: ”vanno alla guerra” senza pensare all’equilibrio in difesa». È il calcio di Benitez? «Quello che piacerebbe fare anche a me, sia chiaro: devi però avere attaccanti capaci di segnare in quantità industriale. Il Napoli sotto questo aspetto è straripante: appena sistemerà le cose in difesa, diventerà una delle squadre da battere». Lo scudetto, però, sembra ormai destinato alla Juventus? «Era la più forte, con una rosa assortita in maniera intelligente: sta dominando un campionato che non credo affatto sia semplice. Conte poi è bravissimo». Chi è favorita questa sera? «Partono alla pari. Il Napoli non deve pensare al fatto che i gallesi sono al centro classifica e sottovalutarli. È una squadra della Premier, dunque stasera giocherà all’attacco». Benitez sarà preparato. «Certo. Ma anche il Napoli ha una esperienza internazionale tale che non verrà preso allo sprovvista». Come si trova a Watford? «Felice coma un bambino, direi. Ho preso il posto di un’icona del calcio, il baronetto Zola». Elton John lo ha incontrato? «No. È il presidente onorario, mi dicono che verrà».
Fonte: Il Mattino
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