Giuseppe Sannino:
«È un grande gruppo quello degli azzurri, il Napoli è molto forte anche senza Pandev e Cavani. A Cagliari dovrà giocare senza timori e con la testa sgombra da cattivi pensieri legati alle assenze». L’allenatore che in A ha già guidato Siena e Palermo, lo dice con voce serena ma severa. È davvero convinto che gli uomini di Mazzarri possano centrare il colpo stasera all’Is Arenas.
Mezzo attacco non c’è, però. Un bel guaio?
«Ma ci sono Hamsik e Insigne, non proprio due signor nessuno. Al contrario, due veri fenomeni. Non credo che Mazzarri abbia timore che possa esserci un calo di tensione tra i suoi ragazzi».
Quella con il Cagliari non è una partita semplice?
«Guai a pensarlo. E Walter non lo pensa. Ma la sua squadra non lo ha mai tradito. Quello che piace è soprattutto l’atteggiamento del Napoli, il modo col quale gli azzurri interpretano le gare. Al di là di chi va in campo. La classifica è bella ma è una conseguenza di tutto questo».
Eppure il pubblico del San Paolo mugugna.
«Ho letto. Ma fa parte del gioco: una grande piazza come Napoli, al momento giusto, riesce a trascinare come poche altre in Italia e in Europa».
Oggi sarà l’ennesimo esame di maturità?
«Sì, perché i ragazzi di Pulga sono in forma smagliante, rigenerati dal suo arrivo. Poi là nel mezzo hanno un centrocampista che io adoro, un regista che è anche un allenatore in campo: Conti».
Il Napoli è reduce dal confortante passaggio del turno in Europa League.
«Me lo faccia dire: dopo i due k.o. con Psv e Dnipro ero tra i pochi a credere ancora in una qualificazione. Ma avevo le idee chiare: bastano due vittorie e la situazione in un girone europeo si ribalta. Il Napoli vi è riuscito con personalità e autorità».
Entusiasmo contro entusiasmo. In pratica si affrontano due tra le squadre più in salute?
«Sta a Napoli e Cagliari meritarsi gli elogi che arrivano da tutte le parti. Mi auguro di vedere stasera una gara piacevole, figlia dell’atmosfera positiva che la circonda».
Per il Napoli ogni domenica c’è un gradino da salire?
«Il Napoli non può e non deve nascondersi. Ha le qualità per poter lottare per il titolo in un campionato dove ancora non c’è un padrone assoluto».
Anche quando non c’è Cavani in campo?
«Lui mancherebbe pure al Barcellona o al Real Madrid. Figuarsi al Napoli dove è pure il capocannoniere».
Il rebus riguarda la mancanza di un’alternativa?
«C’è un’emergenza oggi a Cagliari non certamente di natura tecnica. Mancano due pedine chiave nel gioco di Mazzarri. Ma chiunque sognerebbe di poter schierare in avanti la coppia Insigne-Hamsik».
Pino Taormina per “Il Mattino”
La Redazione
P.S.
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