Per gli esteti del gioco del calcio il massimo è vedere il tiko tako del Barça o le aperture di Seedorf, ma per molti addetti ai lavori, tra i quali la bandiera nerazzurra Sandro Mazzola, il bello del gioco è vincere. Ai microfoni di Martesport Live, il figlio d’arte di quel Valentino entrato nella Legenda, paragona il Napoli di Mazzarri all’Inter di Herrera: “Non avere la palla tra i piedi per molto tempo non vuol dire non giocare. Per difendersi bene ci vuole tanta organizzazione, inoltre per ripartire velocemente ci vogliono doti fisiche e di precisione. Il Napoli è così: non ha grandi pallegiatori ma tanti grandissimi atleti pronti a seguire fino alla morte il loro condottiero Mazzarri. Questo Napoli mi ricorda la grande Inter, quella del catenaccio, del gioco all’italiana, di Burnich libero e Jair alla Maggio. Giocare in questo modo non è più facile o meno affascinante, sono varianti del gioco, l’importante è arrivare all’obbiettivo.”
La Redazione
M.P.
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