Mazzarri ha fatto conoscere indirettamente a De Laurentiis i motivi del suo «malessere». Una serie di messaggi diffusi nell’ambiente, napoletano e non solo, a cominciare da dubbi sul progetto tecnico. Per il presidente, quei dubbi, non esistono. È stato chiaro domenica dopo la festa Champions: «Esiste un piano da portare avanti, qui non c’è spazio per chi vuole farsi i fatti propri». Un messaggio al tecnico, che attribuisce quel «malessere» a stimoli non particolarmente forti e a un progetto tutto da concordare alla luce della qualificazione in Champions League. L’allenatore che in diciannove mesi ha regalato al Napoli le qualificazioni in Europa League e Champions – un doppio risultato così prestigioso non accadeva dai tempi di Maradona – chiede giocatori di qualità e di esperienza e non caso, mesi fa, ha così commentato la possibilità di allenare il romanista Menez: «Chi non vorrebbe giocatori come lui?». Mazzarri ragiona da direttore tecnico del club, è attento ai bilanci però ritiene che il Napoli debba elevare non soltanto il budget del mercato (nelle due sessioni dell’ultimo mercato sono stati spesi 17 milioni) ma anche il tetto ingaggi. In vista della Champions vi sarà un ampliamento della rosa, anche se Mazzarri preferisce lavorare con un numero limitato di giocatori per tenere sotto controllo lo spogliatoio. Questa, almeno, è stata l’indicazione fino alla scorsa stagione. Il tecnico chiede a De Laurentiis poteri estesi, fino alle scelte di mercato, oltre alla riconferma di tutti i componenti del suo staff: i loro contratti scadono il 30 giugno perché soltanto quello di Mazzarri era stato rinnovato fino al 2013. Tra i giocatori che l’allenatore ritiene fondamentali per la sua squadra c’è Inler. Lo avrebbe voluto già un anno fa, però l’Udinese sparò 18 milioni per il centrocampista svizzero. La trattativa con la famiglia Pozzo è ripresa anche se c’è formale freddezza tra il Napoli e il club friulano per la questione dei «bacini» dei diritti televisivi. Peraltro, De Laurentiis ha confermato l’interesse per un altro asso dell’Udinese, Sanchez. «Ma per lui c’è una concorrenza fortissima», ha detto il presidente: in prima fila l’Inter. Ha assicurato investimenti per tenere il Napoli ad alti livelli. Bisognerà capire se questo progetto potrà rasserenare Mazzarri, altrimenti costretto a restare fermo fino alla scadenza del contratto o fino a quando non sarà contattato da una squadra. E in tutto questo il Napoli non ha ancora fissato il ritiro per il prossimo campionato.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
S.D.
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