L’agronomo della Lega Serie A Giovanni Castelli ha rilasciato alcune dichiarazioni all’edizione odierna de “Il Mattino” soffermandosi sulle condizioni del terreno di gioco del San Paolo apparso in cattive condizioni sabato contro la Sampdoria: “Con la giusta temperatura e una manutenzione efficiente, pochi impianti possono reggere il paragone con il San Paolo. Nelle ultime stagioni è sempre stato curato alla perfezione. Il gelo è come se avesse bruciato alcune zone del campo. Aspettarsi che la situazione torni alla normalità senza alcun intervento specifico è impensabile. In casi del genere occorre un aiuto esterno. Impianti che garantiscono temperature più elevate esistono in Italia ma solo da Roma a salire, non da Napoli verso il resto del meridione. I motivi sono ovvi, è difficile che al sud intervengano periodi di gelo più o meno lunghi tali da compromettere l’agibilità del manto erboso. Il freddo di questi giorni è un evento quasi eccezionale. Il problema sussisterà fin quando imperverserà il freddo. È chiaro che il contrattempo non può essere nascosto ma è di natura transitoria. Le lamentele di Sarri? Quando una squadra, con determinate caratteristiche, è abituata a giocare secondo canoni consolidati, a livello di geometrie tattiche qualche problema può emergere. Il Napoli è una squadra tecnica, può pagare dazio a livello di precisione nei passaggi. Il gioco ne risente parzialmente ma non totalmente. Cosa fare? Noi della lega suggeriamo di coprire l’erba con quei teloni comunemente chiamati anti-pioggia. Garantiscono la protezione totale del terreno che così non viene a contatto direttamente con il gelo. In termini di temperatura, si vanno a guadagnare dai due ai tre gradi. Non si risolve il problema totalmente, ma è una soluzione tampone che almeno permette all’erba di sopravvivere.”
Fonte: Il Mattino
