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San Paolo, interviene De Magistris: “De Laurentiis dica quanti soldi è pronto ad investire”

«Il presidente sa bene come stanno le cose, per lui è più semplice liquidare con una frase percorsi giuridici, amministrativi e finanziari». Firmato Luigi de Magistris, il sindaco, parole rivolte al patron degli azzurri Aurelio De Laurentiis e riferite alla questione San Paolo. La proposta del Comune è questa. Il revamping della struttura di Fuorigrotta costa 100 milioni, un’operazione importantissima, la Astaldi è pronta a metterci una quota parte di soldi, il know how per fare i lavori oltre al progetto riadattato alle esigenze della società sportiva. A patto che tutto questo si faccia in società con De Laurentiis e soprattutto che la Astaldi, ammortizzati i costi, possa uscirsene. Il patron – questo trapela dalla società – dice di non saperne nulla. Mentre il sindaco fa capire che la proposta è stata avanzata ma manca il sì di don Aurelio. Una melina in piena regola. Come stanno le cose? Per usare una metafora letteraria molto in voga specialmente in estate, quello che viene fuori è un’altra delle 50 sfumature di un rapporto tormentato e non facile, con nuance né arancioni né azzurre, ma grigie. Due anni tormentatissimi di convivenza forzata. De Magistris mantiene la calma. «Si tratta di dialettica, trattative, incontri fra due personalità come la mia e quella del presidente molto passionali: non è che si può dire sempre la stessa cosa. Vederla allo stesso modo. Il resto è trattativa e incontri. Quello che posso dire è che c’è una volontà fermissima di realizzare un nuovo stadio, si sta pensando al San Paolo, questa è la scelta. Ci sono delle procedure pubbliche da adottare e rispettare, ci sono degli impegni da raggiungere insieme come quelli dell’agibilità dello stadio, bisogna raggiungere l’accordo su una transazione finanziaria e cominciare a mettere mano a una nuova convenzione che scade l’anno prossimo. Sono percorsi giuridici e amministrativi e il presidente le sa bene queste cose. Per lui è più semplice certe volte liquidare tutto con una frase». Il sindaco mette in fila i nodi irrisolti di due anni e che stanno venendo al pettine in questa estate che sa di ultima spiaggia. O si trova l’accordo oppure le strade si separeranno. Con De Laurentiis che tiene sempre calda la pista di uno stadio nella provincia di Caserta. Il sindaco che dovrebbe trovare strade diverse per rifare il San Paolo. Vie più difficili perché senza azzurri sarà dura trovare investitori privati, visto che il Comune non ha i soldi per fare i lavori. Con l’amarezza di vedere la squadra cittadina migrare in un’altra provincia. Intanto è categorico de Magistris su dove giocheranno gli azzurri le prossime partite in campo europeo e in Italia, precisazione che non ammette dubbi sul rilascio dell’agibilità dell’impianto di Fuorigrotta: «Si giocheranno al San Paolo, punto e basta, su questo statene certi». Tranquillizzati tifosi e società il discorso torna a farsi «complesso», per dirla con le parole dello stesso sindaco. Il punto della questione, il centro di gravità permanente della madre di tutte le battaglie fra primo cittadino e presidente sono i soldi. Chi mette fuori i 100 milioni per rifare il San Paolo? Palazzo San Giacomo ha giocato la carta Astaldi e della società mista come proposta quasi irrinunciabile. De Laurentiis ha dichiarato che lui è pronto a tirare fuori i 100 milioni che servono per uno stadio nuovo. Dunque palesando un suo progetto. Allora se i soldi ci sono e i progetti anche, perché tanta incertezza? Tanti veti incrociati e i conti non tornano? De Magistris al riguardo la sfida la lancia e chiede di verificare le fiches del patron. «Dobbiamo vedere quanti soldi vengono messi sulla bilancia. Un discorso complesso – ripete il primo cittadino – ma sono certo che raggiungeremo un risultato perché c’è una volontà molto forte sia mia che del presidente per il nuovo stadio».

Fonte: Il Mattino

La Redazione
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