San Paolo in 45mila esplodono al gol di Pandev

Sono quarantacinquemila, d’accordo, ma per un attimo, nel pomeriggio, qualcuno ha pensato che sarebbero diventati molti di più. Quarantacinquemila spettatori, sì, che mentre la Juve pareggiava a Siena crescevano a vista d’occhio inconsapevoli: con il pareggio tutto bianconero in Toscana, la partita con l’Udinese sarebbe valsa il primato in perfetta solitudine e avrebbe attirato tanti, ma tanti altri esponenti del popolo azzurro in più. Beh, alla fine la notte di Fuorigrotta è servita a inseguire, a tenere il passo e a continuare a recitare u.na poltrona per due, ma lo spettacolo è stato degno e all’altezza. E per ora, va bene così. Arrivederci al 20 ottobre: dopo la sosta c’è lo scontro diretto a Torino. E questa volta il San Paolo, virtuale, sarà riempito da sei milioni cuori azzurri.

DALLA CINA – E allora, ultima passerella prima della partita delle partite. Perché se è vero che la sfida con Di Natale e company è stata bella e accesa, vibrante e delicata, è altrettanto vero che la testa della città è alla trasferta di Torino da quel dì. Anzi, da quella notte di Pechino: dalla Cina con rabbia vera, più che furore. Il Napoli e la sua gente aspettano, attendono, guardano indietro all’Olimpico cinese e aspettano come la manna il sabato dell’Olimpico torinese. Una rivincita? Beh, di certo il secondo atto di un testa a testa che s’annuncia stuzzicante come mai in questa stagione.
GIOIA E CORI – Il San Paolo, nel frattempo, ha goduto e anche di brutto. Ha gioito, è esploso soprattutto dopo il raddoppio di Pandev, bravo a mettere subito una pezza di genio alla distrazione difensiva che aveva portato al pareggio di Pinzi. Una bomba, lo stadio di Fuorigrotta: esplosione pazzesca e poi via con i cori. I classici. Una reazione sistematica, naturale, automatica. Il solito sottofondo alle giornate di calcio azzurre: “Chi non salta bianconero è?”. E non si tratta certo dei colori dell’Udinese.
IN CINQUE DA UDINE – A proposito della squadra di Guidolin. Quando Pinzi ha segnato, immediata è stata la sua corsa ai piedi del settore Ospiti. Ai dieci piedi – contati – presenti nel settore riservato ai tifosi avversari: da Udine, infatti, sono arrivati cinque tifosi cinque. Irriducibili degni di assoluta stima sportiva. Un bell’esempio di amore e passione.
OVAZIONE E FISCHI – Come quella dimostrata nei confronti di Pandev: San Paolo instancabile e generoso con tutti, ieri, ma la standing ovation, all’uscita, è toccata a Goran. Peccato che lui se la sia goduta poco: di uscire non aveva proprio voglia.

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

Vesux

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