Se l’Arsenal dà fiato alle sue trombe, il Napoli risponde forte con le sue campane. Storie di record contro record. Ci sarà pure questo nella notte di Champions a Fuorigrotta. Se, infatti, gli inglesi di Wenger sventolano quel primato di dieci partite di fila senza subire gol nel 2006, il Napoli fresco di Benitez mostra orgoglioso l’imbattibilità del proprio campo in Champions. Sì, un “fortino azzurro”, il San Paolo. Sul fronte europeo una trincea difesa sempre con onore.
RICORDI – Da quella fantastica prima notte col Real, otto volte il Napoli ha avuto ospite la Champions. Era il 30 settembre dell’87 quando Careca e Maradona, Ferrara e Bagni, Renica e Giordano incrociarono con poca fortuna ma senza alcun timore Sanchis e Butragueno, Sanchez e Michel. Ebbene, ventisei anni e otto partite dopo quell’1-1, il San Paolo mostra ancora fiero il suo prato senza macchia e affida al signor Rafa l’onore di allungare questa striscia positiva. Otto partite in casa. Cinque vittorie e tre pareggi. Pari e patta col Real e poi con lo Spartak di Mosca (0-0) e in tempi più recenti con il Bayern (1-1). Messi sotto, invece, l’Ujpest (3-0) e il Villareal (2-0), poi il City di Mancini (2-1) e ancor più freschi di memoria i successi sul Borussia D. (2-1) e l’Olympique Marsiglia (3-2).
CORNICE – D’accordo, non è proprio – non è ancora – un cliente abituale della Champions, il Napoli, ma un po’ alla volta la sua bella storia la sta già scrivendo. Quella delle partite in casa soprattutto. Storie di avversari mai temuti e d’uno stadio senza uguali. Sempre fantastica cornice piena zeppa d’entusiasmo e di passione. Sarà così pure stavolta. Trentacinquemila i tagliandi già staccati per questo match decisivo per andare avanti. Ma saranno assai di più stasera a Fuorigrotta, perché è di quelli da non perdere l’appuntamento con quest’Arsenal, portabandiera della Premier e ambasciatore, forse, del miglior calcio che si gioca in Europa. Saranno cinquantamila almeno e probabilmente mancherà poco a quel traguardo dei sessantamila che vorrebbe dire stadio pieno.
EX – Ma se così non sarà, sarà solo colpa di Mazzarri. Sì, colpa sua. Perché dopo l’Arsenal, quattro giorni dopo, al San Paolo ci sarà lui con la sua Inter. Che già fa contare per domenica sera trentacinquemila spettatori complessivi. Ma prima c’è la Champions. E c’è anche uno stadio da difendere da ogni tentazione trasgressiva o peggio ancora. «Divieto assoluto di accendere fumogeni e vie di fuga sgombere», l’invito, anzi, l’ordine impartito dal dirigente azzurro Formisano. Il San Paolo, infatti, è libero con la condizionale. Condannato un anno fa a un turno a porte chiuse ma con pena sospesa: per il Napoli alla prima sciagurata occasione scatterà questa sanzione
Fonte: Corriere dello Sport
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