Un San Paolo vestito a festa. La data è quella del 17 e 18 settembre 2013 quando il Napoli sentirà nuovamente quella musichetta composta da Tony Britten per la prima giornata del girone di Champions nel quale sarà inserito dal sorteggio del 29 agosto. E, in attesa della nuova convenzione tra Comune e Calcio Napoli, entro il 30 giugno tutto dovrà essere pronto per ottenere la licenza dell’Uefa che già nell’ottobre scorso multò il Napoli di 150mila euro per la caduta di calcinacci e le condizioni dei bagni. Gli interventi di profondo maquillage cui il San Paolo deve sottoporsi sono stati suddivisi in due lotti per un totale di 980mila euro anticipati dal Napoli. Il progetto prevede la ricostruzione dei servizi igienici della Curva A, il ripristino delle condizioni di sicurezza onde evitare la caduta calcinacci, la sostituzione delle caditoie, la sicurezza della tribuna stampa puntualmente allagata in caso di pioggia, l’assetto delle vie di fuga, la risistemazione dei seggiolini, la verifica della copertura in lastre di policarbonato con il ripristino della stessa dove è mancante.
Una profonda ristrutturazione in attesa di una decisione definitiva sul futuro dello stadio di cui si sta discutendo in questi giorni tra De Laurentiis ed il Comune. L’obiettivo è un affidamento alla società di almeno trent’anni per costruire una casa degna di questo nome alla squadra azzurra. E nel giro degli stadi di sogno che De Laurentiis ha fatto in occasione della prima Champions girando per quelli di Manchester e Monaco, ad agosto aggiungerà anche la casa dell’Arsenal, l’Emirates, uno degli stadi più nuovi e fruibili per i tifosi in occasione del quadrangolare con Arsenal, Porto e Galatasaray cui è stato invitato anche il Napoli. Il San Paolo è come un gigante che attende dai Mondiali di Italia ’90 un intervento definitivo. A fronte di una centrale di sicurezza, posta nel dirigibile, all’avanguardia in Europa, l’ultimo intervento di maquillage è stato nel novembre scorso quando sono apparsi i display sull’anello tinteggiato di grigio che divide il primo dal secondo anello. Il terzo è chiuso dall’agosto del 2005 in seguito alle vibrazioni determinate sui palazzi circostanti.
Ora i lavori per la prossima Champions. In occasione di quella precedente, oltre alla nuova sala stampa, fu anche abolita la rete metallica davanti al settore ospiti sistemata nel 2001 prima di un Napoli-Roma. Per un San Paolo nuovo bisognerà aspettare. Costo previsto 80 milioni. Tempi di attesa, ad oggi, indefiniti anche se il sindaco promette che entro il 30 giugno tutte le intese saranno raggiunte.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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