Gli ultimi biglietti costavano 110 euro, «abbiamo attaccato anche un cartello fuori», sorride un impiegato di una ricevitoria di Fuorigrotta, «per evitare il via vai continuo di richieste».
E poi perché, ormai, anche i tagliandi peggiori, quelli delle parti inferiori dei Distinti, sono stati venduti. Erano poche centinaia. Gli ultimi rimasti. Bruciati in poche ore. Domani Napoli-Juve gonfia un incasso record per il San Paolo: si arriverà intorno ai 2,2 milioni. Magari qualcosa in più. Sarà primato assoluto in campionato: abbattuto il precedente (un altro Napoli-Juve, quello del 9 gennaio del 2011) che era di 2 milioni e 77mila euro). Inavvicinabile il primato assoluto: poco più di 3 milioni contro il Chelsea in Champions. Saranno poco più di 55 mila spettatori. E questo non sarà record. Compresi gli ultrà della Juve, in arrivo da Torino: in tutto, nel settore ospiti, saranno 1.130. Più tutti gli altri tifosi bianconeri che saranno sparpagliati in mezzo al resto del pubblico.
Non siamo al «più alto livello di rischio», ma vista l’importanza del match e la rivalità tra le tifoserie c’è molta attenzione da parte delle forze dell’ordine. Il meccanismo di sicurezza messo in campo dal Napoli è comunque massiccio: per il controllo degli ingressi e delle tribune la società azzurra ha «reclutato» 370 steward. Schieramento imponente. Con servizio di metropolitana straordinario: passerà un treno ogni 10 minuti.
Napoli-Juventus non è mai stata solo una partita di calcio, ma una faccenda molto più eccitante e complessa: è uno scontro di esperienze, culture, politiche, filosofie pallonare e stili di vita che hanno fatto la storia. Facciamo l’elenco di tutte le ragioni per cui domani, alle 20,45, un bel pezzo di mondo (ameno 150 Paesi) deciderà di fermarsi. In campo, rifatto a nuovo per l’occasione (spesi quasi 200mila euro), ingaggi per complessivi 168 milioni (115 della Juve +53 degli azzurri). Roba forte, eh? E sì che la rivalità tra Napoli e Juve non è solo sportiva, ma anche economica. La rivista americana Forbes ha calcolato il valore di mercato del club bianconero in 408 milioni di euro, contro i 200 del Napoli. Forbes tiene conto di diversi parametri: il giro d’affari, ma anche la potenza del marchio, il bacino d’utenza, l’indebitamento. Insomma, è come se stabilisse il prezzo di un’ipotetica cessione della squadra. Secondo un sito tedesco specializzato in finanza sportiva (www.transfermarkt.de) il valore delle due rose è di 527 milioni (207 milioni il Napoli, 320 la Juventus). Insomma, lo spettacolo è servito.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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