Il San Paolo supera l’esame Uefa. Ci sono volute 7 ore di verifica per dare il placet all’agibilità dello stadio: dopo le 4 del primo sopralluogo del 31 ottobre scorso si sono aggiunte le oltre 3 di ieri. I delegati di Nyon a tarda sera hanno comunicato la decisione, dopo avere studiato alcune relazioni e avendo acquisito una serie ulteriore di documenti e, infine, dopo aver compilato il report completo dei lavori. Dal Calcio Napoli infine la comunicazione: «L’Uefa – ha chiarito il direttore generale del club, Alessandro Formisano, presente all’ispezione – dopo aver accertato la corretta esecuzione da parte della SSC Napoli dei lavori richiesti per lo stadio, ha rimosso l’inibizione alla vendita di alcuni settori, consentendo al Napoli di mettere tutti i settori in vendita per la gara di giovedì contro il Dnipro».
I due delegati, arrivati intorno alle 15, hanno esaminato lo stato dei lavori e se rispondessero sia alle norme di sicurezza che di restyling del protocollo internazionale. Con loro il direttore dei lavori, l’ingegner Portomeo, e i tecnici del Comune. Del resto in 7 giorni la ditta assegnataria, la Cosap, ha eseguito gli interventi volti al ripristino di intonaci e parti in ferro dei varchi d’ingresso sui quali pendeva l’«ammonizione» dell’Uefa del 26 ottobre. L’investimento di 109mila euro per i lavori è stato sostenuto dal Napoli per evitare lungaggini burocratiche. La cifra verrà poi defalcata dai canoni di convenzione con il Comune, la Giunta ha approvato il progetto di ristrutturazione solo il 29 ottobre. Dal 30 il Napoli ha appaltato le opere seguendo i turni di lavoro dalle 6 del mattino alle 22.
Il placet Uefa è essenziale non solo per restituire piena capienza al San Paolo per il match con il Dnipro, ma anche per scongiurare la chiusura dell’impianto per diverse gare internazionali. In tal senso il dg Formisano ha altresì rivolto un appello ai tifosi affinché siano rispettate a menadito altre disposizioni Uefa. «Bisogna evitare di introdurre ed accendere fumogeni e non portare materiali infiammabile all’interno dello stadio. L’Uefa è intransigente, rischieremmo la squalifica del campo. Invito – ha detto a Radio Marte – gli spettatori anche ad evitare di occupare le vie di fuga, ovvero le scale gialle tratteggiate sugli spalti, indispensabili in caso di soccorso. Il Napoli chiede massima collaborazione, dal momento che rischieremmo seriamente di giocare comunque la gara col Psv a porte chiuse anche nel caso di semplice occupazione delle sole scalette».
Col via libera dei delegati di Nyon cade quindi il divieto di vendita di circa 12mila biglietti dei settori inibiti. Gli spettatori di Napoli-Dnipro potranno godere anche di una nuova parziale veste estetica del San Paolo. «La manutenzione – rileva Formisano – avrà un simbolo di ammodernamento rappresentato da colorazioni nuove dell’impianto. L’anello che congiunge la Tribuna Posillipo alla Curva sarà di un altro colore». A breve l’installazione dei led con orologio sugli spalti, con costo, montaggio e gestione a cura del Calcio Napoli. Confermato, infine, l’incremento delle corse della Metropolitana dopo la gara con il Dnipro.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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