Come volevasi dimostrare: la crisi economica c’è (e si vede) e il San Paolo, in un bimestre con il cartellone affollato e una serie di partite dietro l’altra tra campionato ed Europa League, s’è difeso strenuamente, tenendo la media ben al di là dei trentamila spettatori. Il record personale di questa parte limitatissima della stagione risale all’Udinese (43.148), poi, nella classifica, il match con il Torino (34.813), quello con il Chievo (34.953), la sfida alla Lazio (34.433) quella con la Fiorentina (32.286) e con il Parma (31.133). Ma dimenticate questo andamento e pure queste statistiche, perché al San Paolo sta per arrivare il Milan e la febbre del sabato sera è già scoppiata in maniera prepotente, ovviamente: comunque vada, si può anticipare, sarà un successo di pubblico, perché al lunedì, nel fare i conti, il Napoli s’è dovuto stropicciare gli occhi. Già venduti ventimila biglietti – e mancano alla partita ancora cinque giorni di vendita – che, uniti agli abbonati, fanno complessivamente trentamila presenze garantite. Il primo pienone è nell’aria e sembra difficile non avvicinare il tutto esaurito (e forse non realizzarlo), vista l’andatura e anche la scossa che è arrivata alla prevendita dalla netta vittoria di domenica a Genova, che ha ricaricato l’entusiasmo della tifoseria. Napoli-Milan tira, a prescindere dalla crisi rossonera: tagliandi che si possono recuperare secondo le consuete procedure, prezzi in linea con l’avvenimento, dopo una serie di gare a condizioni popolari: la tribuna d’Onore costa 180 euro (120 i ridotti), la Posillipo costa 120 euro (90 i ridotti), la Nisida 60 euro (45 i ridotti), i Distinti 45 euro (30 i ridotti) e le curve 25 euro.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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