“Ho contattato il direttore generale del Napoli l’8 maggio perché avendo appreso dagli organi di stampa che la partita contro il Verona si sarebbe svolta a porte chiuse, ho suggerito timidamente che poteva diventare un momento per trasformare una sconfitta della civiltà in una vittoria della pace e della legalità e dei bambini, come società calcio Napoli, ma anche come città. La società è stata molto disponibile, ha dovuto richiedere tutte le autorizzazioni, dalla prefettura, dalla Lega calcio e poi ha dovuto attendere gli esiti.
L’ok della Lega calcio è arrivato per cui ci stiamo organizzando. Qualora il ricorso del Napoli non sarà accolto, tutte le scuole di Napoli e provincia manderanno i loro elenchi nel numero massimo di 10.000 per il settore distinti e potranno essere accreditati. Gli elenchi saranno inviati alla società calcio Napoli e i bambini delle scuole accederanno allo stadio. Tra l’altro, le scuole sono state sollecitate a portare striscioni e mettere in scena con grande visibilità la propria passione per uno sport sano ed il proprio amore.
I bambini saranno accompagnati dai docenti o un genitore. Per ogni 10 bambini, ci sarà un accompagnatore.
Questa è un’occasione di pace, di orgoglio della città, ma non è un’iniziativa fatta contro qualcun altro. I messaggi delle scuole sono sempre per la pace e contro la violenza e se c’è qualcuno che può farsi portavoce di quei valori che noi grandi ogni tanto dimentichiamo, sono proprio i bambini. Sono certa che dimostreranno quanto sanno amare lo sport.
I bambini sono le vittime dei fatti di Roma perché totalmente incolpevoli delle aggressioni messe in scene dagli adulti e non hanno potuto sentire la gioia della vittoria della coppa Italia. Mi hanno colpito le parole di mio figlio che era a Roma con me e mi ha detto: “Mamma, posso dire domani a scuola che io c’ero all’Olimpico?”. Questa saggezza mi ha fatto capire molte cose.
Quella di domenica sarà la festa delle scuole per i bambini. Io non ci sarò perché sono un’adulta. Certo, collaboreremo nell’organizzazione e tiferò per la festa della pace. Il Napoli ha mostrato grande sensibilità e la richiesta è arrivata dalla sensazione di aver subìto un torto. I bambini amano lo sport a prescindere e possono dare un segnale forte”.
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