Fumata bianca. La giunta comunale, su proposta dell’assessore allo sport Giuseppina Tommasielli, ha approvato ieri tre delibere per la realizzazione dei lavori urgenti al San Paolo (spesa prevista circa 245 mila euro), che serviranno per mettere l’impianto nelle condizioni tecniche di ospitare la Champions League. «Abbiamo dimostrato di non temere i tempi stretti, nonostante il nostro sia un insediamento molto recente», ha tirato le somme l’assessore, mostrando ottimismo pure per il futuro. «Ora l’amministrazione continuerà a tenere aperto il tavolo di lavoro con il Napoli e tutti gli uffici comunali preposti, in vista anche di un eventuale rinnovo della convenzione col club azzurro, che scade nel 2014». Stamattina nuovo vertice a palazzo San Giacomo tra le due parti. Rimane ancora da risolvere la questione, spinosa, dei parcheggi. Nelle tre delibere approvate ieri, nello specifico, sono previsti i lavori urgenti di manutenzione straordinaria per spicconatura di intonaco, la rimozione di una porzione della rete metallica posta a protezione del settore ospiti (chiesta dalla Commissione Uefa), gli adeguamenti della sala regia e controllo sul dirigibile ordinati dal questore, la sistemazione della palestra per la squadra ospite, l’allestimento della nuova sala stampa, degli appositi locali per la rappresentanza dell’Uefa e di altri ambienti, minori, dello stadio. Gli interventi partiranno a metà di luglio, dopo le gare di appalto. Cresce il feeling tra De Laurentiis e le istituzioni. Il presidente, a radio Marte, ha raccontato anche dell’iniziativa allo studio con la Regione per il settore giovanile. «Stiamo studiando un sistema per attingere dai fondi europei, per creare le strutture necessarie con un piano di 5 anni. Il nostro progetto per i ragazzi prevede la costruzione di un edificio di diecimila metri quadrati, con una scuola per imparare le lingue». Lavori in corso pure per Napoli Channel. «Abbiamo individuato lo spazio a Castel Volturno per uno studio televisivo alto cinque metri dove nascerà la redazione tv. Faremo sperimentazioni a circuito chiuso per sei mesi, prima d’andare in onda in Italia e all’estero ».
Fonte: La Repubblica
La Redazione
S.D.
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