Fino a qualche settimana fa si parlava di salvezza impossibile, squadra poco grintosa e demotivata; dopo due vittorie consecutive tra le mure amiche le cose sembrano essere cambiate, i giocatori sembrano aver ritrovato la voglia e la grinta necessarie. I nuovi sembrano essersi definitivamente integrati con la vecchia guardia che a sua volta sta dimostrando di non voler mollare a nessun costo la categoria raggiunta con tanto impegno. Lo svantaggio in termini di punti si è assottigliato e non essere ( anche se solo per differenza reti) all’ultimo posto da ancora più coraggio, voglia di crederci e dovere di provarci.
Nella sfida di “Marassi” Auteri conferma la formazione che ha ben figurato contro il Verona inserendo il rientrante da squalifica Di Maio al posto di Laverone, mentre la Sampdoria schiera in attacco la coppia Pellè – Eder causa un piccolo infortunio che relega in panchina bomber Pozzi. I blucerchiati partono fortissimo sfiorando subito il gol con un tiro da fuori area di Pellè che sfiora l’incrocio dei pali; proprio il bomber doriano trova dopo pochi minuti il gol del vantaggio scattando sul filo del fuorigioco e superando il povero Concetti che protesta con la terna arbitrale per una posizione irregolare che non c’è. Il centrocampo della Nocerina non riesce a contenere quello blucerchiato che si trova sistematicamente in superiorità numerica e riesce ad arrivare sul fondo creando pericoli per la difesa molossa con una facilità disarmante. Al 25’, però, la Nocerina riesce a rendersi finalmente pericolosa con Castaldo che in piena area di rigore approfitta di un rinvio difettoso e calcia in porta il pallone che, grazia ad una leggera deviazione, sfiora soltanto il palo. Sul susseguente angolo Romero esce a vuoto e ancora il bomber dei rossoneri manca il gol con un piatto destro che si alza alto sulla traversa. La dura legge del calcio “gol fallito, gol subito” punisce nuovamente i molossi che permettono a Pellè di ricevere un cross basso e di ribattere Concetti stavolta non esente da colpe. Auteri capisce che il duo di centrocampo Mingazzini-Bruno non riesce da solo a contenere i continui attacchi e doriani e passa ad un 3-4-3 inserendo Laverone al posto dell’inforunato Rea; qualcosa s’inizia a vedere prima della fine del primo tempo con la Nocerina più presente nella metà campo sampdoriana e vicina al gol con Castaldo e Catania.
Nella ripresa con la parità numerica a centrocampo la partita si fa più equilibrata ed intensa con rapidi capovolgimenti da un fronte all’altro; i blucerchiati si chiudono e ripartono velocemente approfittando dei varchi che i molossi sono costretti a lasciare per tentare di riaprire il match. Meriterebbe ben altra sorte il tiro a volo di sinistro di Catania che al 63’ sfiora l’angolino alla destra di Romero che può solo guardare e sperare; Eder risponde subito con una punizione dal limite che per poco non sorprende Concetti bravo a deviare in angolo. Le due squadre non riescono a rendersi pericolose e la partita s’incattivisce, infatti a fine partita molti saranno i giocatori presenti sulla lista dei cattivi. Neanche la girandola di cambi riesce a cambiare ritmo alla partita e col passar del tempo inizia a farsi sentire la stanchezza in campo, così la Samp riesce a gestire tranquillamente il match fino al triplice fischio riuscendo a portare a casa tre punti senza troppe difficoltà. La Nocerina esce sconfitta da una partita in cui doveva presentarsi con un atteggiamento diverso, paga di nuovo il suo schieramento troppo propositivo e una difesa ancora da registrare: si allontana la zona salvezza, distante ora nove punti, mentre rimane invariato il distacco dalla zona play-out, vero e non irraggiungibile obiettivo.
Pierpaolo Fenderico
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