L’illusione biancazzurra di porre fine alla striscia di due K.O. consecutivi da una parte, con il gol del vantaggio di Paloschi; la rimonta blucerchiata, guidata da Quagliarella, con due assist per le reti decisive di Linetty e Defrel, utili alla Sampdoria per scacciare le difficoltà realizzative da 1 gol nelle ultime 3 gare e a ritrovare un successo che mancava dal 5-0 a Frosinone. La squadra di Marco Giampaolo fa suo il posticipo della 7° giornata di campionato, superando 2-1 la SPAL in rimonta: match del quale l’allenatore ha parlato così, nel post partita, a Sky Sport:
“Potevamo gestirla meglio ma non avevamo le risorse per farlo: era la 5° partita in 5 giorni e sono contento di come abbiamo giocato. Sapevo che avremmo potuto soffrire, ma la linea difensiva ha dimostrato di avere una buona solidità. Poi, nei particolari, abbiamo perso con l’Inter all’ultimo minuto e sbagliato un rigore a Cagliari: senza questi dettagli avremmo avuto una classifica migliore. Hanno fatto bene tutti, abbiamo saputo soffrire stando sul pezzo. Ho preparato la partita più corta che lunga, per non disperdere energie: dovevamo palleggiare corto, ho deciso di tenere i laterali stretti per avere il predominio del possesso. Poi alla lunga se giochi bene hai possibilità di creare offensivamente, la gara dovevamo costruirla nel tempo e la squadra mi è piaciuta”.
Quagliarella sempre più decisivo: e se nel suo futuro ci fosse, ancora, la Nazionale? “Fabio è un giocatore forte, con il quale devo giocare 38 partite: capisco possa non essere soddisfatto per la sostituzione, ma una squadra è forte quando ha tanti giocatori forti. Se un giorno mancherà Fabio dovrà esserci un altro giocatore a sostituirlo: ho l’obbligo di far crescere tutti, poi gioca chi merita e ci sono le gerarchie. Non mi sorprenderebbe vederlo in azzurro, perchè è un finalizzatore, un assistman, sa giocare ed ha esperienza e qualità: sarebbe per lui un regalo straordinario. Se non era soddisfatto sono contento, significa che ha forti motivazioni: poi passa tutto. Fabio è il mio capitano, il giocatore con più presenze da quando sono qui alla Samp, non c’è nulla da aggiungere. Jankto? Essendo abituato a giocare, in questo momento gli sto preferendo altri ed è un po’ in difficoltà: deve crescere caratterialmente e stare sul pezzo, non subire l’esclusione. Ha qualità e sa giocare, Praet, Linetty e Barreto sono più abituati al mio gioco e lo conoscono, ma Jakub è una risorsa per noi”.
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