Non ci dovrebbe essere dibattito, solo sanzioni dure: il razzismo fuori dagli stadi e lontano dal calcio, una volta per tutte. L’ultimo caso è stato quello di Balotelli a Verona, prima di lui era toccato a Ronaldo Vieira: “Ma questo non mi ferma, continuerò a lavorare duramente”, torna sull’argomento il centrocampista della Sampdoria intervistato ai microfoni di Sky Sport.
“Contro la Roma ho sentito i buu, non pensavo fossero per me. Credevo che i tifosi volessero distrarmi, poi dopo ho sentito altro. Non devo dire altro: non succede solo qui in Italia, ma si deve fare qualcosa per cambiare”. Presto e definitivamente.
“Io mi sento europeo come mi sento africano“, chiude Vieira. “Ma per fortuna sappiamo che non sono così tutti i tifosi: anche la Roma è intervenuta subito, bisogna guardare avanti”.
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