“Quando Arriva Domenica”. Un viaggio, in un mondo nuovo. Tra telecamere, palchi e studi televisivi di tutta Italia. Tanti personaggi dello spettacolo, che parleranno qui, su GianlucaDiMarzio.com. Noi, saremo pronti a raccontarvi le loro avventure legate al mondo del calcio. Attori, cantanti o presentatori, tutti in una rubrica. “Quando Arriva Domenica”, il calcio visto da un’altra prospettiva.
Quest’oggi, ha voluto accettare il nostro invito una delle rivelazioni cinematografiche del 2014. Salvatore Esposito, in arte Genny Savastano, è uno dei grandi protagonisti della serie tv che ha lasciato a bocca aperta l’Italia, Gomorra. Che, ora, è sbarcata anche all’estero. In attesa della seconda, appassionante stagione, Salvatore ha voluto raccontarci la sua vita da tifoso. Dal set, al San Paolo…sognando Maradona.
Quando arriva domenica, Salvatore Esposito…
“Se gioca il Napoli mi preparo già di mattina, appena sveglio. Prendo il telecomando di Sky e imposto l’alert. Appena comincia la partita, sono subito davanti alla televisione. Quando, invece, il Napoli non gioca, sono sempre attivo su Diretta Gol. Sono un grande appassionato, soprattutto dil Fantacalcio. Quindi non posso perdermi neanche un secondo delle partite…”
Il Napoli è parte della sua vita. Ci racconti un’esperienza che ricorderà nel tempo.
“Qualche tempo fa sono stato a Castel Volturno, a seguire gli allenamenti del Napoli. Per me è stato bellissimo, mi sono sentito come un bambino. E’ stato emozionante, quasi come l’ultimo giorno di calciomercato passato all’AtaHotel con Di Marzio e voi ragazzi. Mi sono innamorato del Napoli da ragazzino, in famiglia siamo tutti tifosissimi. Vediamo solo azzurro. Qui – chi più chi meno – siamo cresciuti tutti nel mito di Diego Armando Maradona, delle sue epiche gesta calcistiche”
Le emozioni che regala il San Paolo…
“Incredibili e indelebili. L’anno passato sono stato ospite di De Laurentiis nella partita di Champions League contro il Marsiglia. Al San Paolo ho visto anche Napoli-Paris Saint Germain, l’amichevole che hanno fatto ad Agosto. Peccato che quest’anno non potremo rivivere l’atmosfera della Champions, perchè ascoltare dal vivo l’urlo di questo stadio penso sia inimitabile”
Salvatore Esposito si sente più attore o tifoso?
“Sono due cose molto diverse, che ogni tanto si mischiano tra loro. Da tifoso, sostieni la tua squadra. Però, non puoi essere partecipe nella vittoria o nella sconfitta dei tuoi beniamini. Certe volte vorrei scendere in campo io a giocare, come faccio in veste di attore. Nella mia professione, impari a essere protagonista di te stesso: con il tuo lavoro, i tuoi sacrifici e le tue interpretazioni riesci a ottenere o meno un risultato. Poi, sul set c’è comunque spazio per il tifo…”
Un esempio?
“Siamo in tanti durante le riprese. Siamo napoletani e romani, sempre aggiornatissimi sui risultati, minuto per minuto. Una volta è capitato che il Napoli giocasse quando stavo girando il film. Appena finito, sono scappato a casa e ho visto la partita su Sky. Non posso farne a meno”
Fonte: GianlucaDiMarzio.com
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