Cecchi Paone è riuscito nell’intento. Dopo la vittoria dell’Italia con la Spagna aveva lanciato una provocazione che ha fatto un gran rumore: «Nella Nazionale ci sono due gay». Apriti cielo. La notizia è subito arrivata a Cracovia dove c’è Casa Azzurri. Ad immolarsi davanti ai taccuini è stato Antonio Cassano. Il talento barese, avvisato da Prandelli sull’argomento, ha voluto rispondere senza mezzi termini: «Ci sono froci nel nostro gruppo? Sono problemi loro, non mi riguarda». Una frase che è stata ritenuta offensiva e che ha suscitato reazioni di vario genere. Addirittura sono partiti dei sondaggi per invitare i tifosi ad individuare, con tanto di voto, chi sono gli eventuali omosessuali in questione chiamati in ballo da Cecchi Paone. Cose che succedono solo in Italia. Invece di concentrarsi sulla Croazia, un’avversaria ostica che potrebbe fare dei brutti scherzi in chiave qualificazione, si sfoglia la margherita per individuare chi potrebbe avere dei desideri nei confronti di altri uomini. Neanche fosse un reato o un fatto strano. Rientra nella normalità ma purtroppo in un mondo maschilista come quello della pedata è vietato mostrare i propri desideri sessuali. Sarebbe opportuno, comunque, pensare solo a giocare al calcio. E l’Italia l’ha fatto bene contro i campionissimi della Spagna. Prandelli ha saputo schierare una formazione capace di tenere a bada gli iberici ma domani la sfida alla Croazia è un’altra storia. Paradossalmente fanno più paura gli uomini di Bilic che quelli di Del Bosque. Il ct che ama il rock e indossa un orecchino è primo in classifica e vorrebbe restare tale prima di incontrare la Spagna nell’ultima giornata della fase eliminatoria. Gli basterebbe anche un pari per poi sperare in un biscotto con Iniesta e soci. Ecco, dunque, che Prandelli dovrà fare di tutto per assicurarsi i tre punti in modo tale da superare i croati. Ancora non ha deciso se lo farà con Balotelli in attacco o meno. SuperMario sembra che sia stato già bocciato dopo la partita con la Spagna. Ha nel Dna colpi da campioni ma a volte si dimentica. E diventa un comune mortale. Un comune mortale come Toto Di Natale che, a differenza sua, segna. Proprio l’attaccante napoletano sembra il favorito per il posto da titolare in avanti. Per Balo, dunque, sarebbe la prima amarezza europea che, magari, potrebbe spronarlo ad essere più concreto in avanti e meno irascibile nei confronti degli avversari. Chi lo marca conosce il suo carattere e tenta sempre di provocarlo. E purtroppo lui ci casca. I tifosi del Napoli, comunque, si stanno godendo un grande Christian Maggio. Schierato nel ruolo dove ha dato il massimo con Mazzarri, è stato il migliore. Il vicentino non dimentica mai il suo club di appartenenza e quando ha saputo che la Supercoppa a Pechino contro la Juventus l’11 agosto ha detto: «È troppo presto ma speriamo di portare un altro trofeo a casa». Quella partita si giocherà senza Lavezzi e forse mancherà anche Cavani che è desideroso di andare alle Olimpiadi con la Celeste. Orfani del Pocho e del Matador sarà difficile poter battere nuovamente i bianconeri ma può essere che fino ad allora don Aurelio De Laurentiis regali ai tifosi un paio di top player capaci di far diventare il Napoli ancora più forte.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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