Riecco il Napoli. Quello di Mazzarri. Fatto di fedelissimi e senza Lavezzi. Per la prima volta in serie A si ricomincia orfani del Pocho. L’argentino ha fatto pochi ritiri ma i tifosi erano tranquilli perché prima o poi si sarebbe aggregato per fare la differenza. Chissà come andranno le cose senza il sudamericano ma è inutile pensarci, oggi ci si deve concentrare su chi c’è e su chi arriverà. Sì perché la rosa a disposizione del tecnico toscano non è completa. Mancano dei pezzi che De Laurentiis non si è affrettato a prendere come l’anno scorso. Di questi tempi aveva già acquistato Inler, Dzemaili, Britos e Donadel. Avrà avuto i suoi buoni motivi se don Aurelio non si è mosso, vuole valutare bene le situazioni di mercato per poi piazzare i colpi vincenti il patron. Un altro al suo posto avrebbe incassato anche i soldi che gli propongono per Cavani ma ha ribadito che l’uruguaiano va via solo davanti ad un’offerta folle. Detta in soldoni, per meno di cento milioni non si tratta. Come a dire ai tanti club che vogliono il Matador, non vi avvicinate proprio perché non è in vendita. Eppure la Juve continua ad insistere. È fresca l’offerta di venti milioni più i cartellini di Giovinco e Pepe. Adesso Marotta ha tolto Matri e ha inserito l’esterno offensivo. Non si arrendono i piemontesi, ma lo facessero poiché per il momento Cavani serve come il pane a Mazzarri. Senza i suoi gol sarebbe difficile poter continuare a stupire e vincere. C’è chi gufa dicendo che senza Lavezzi non segnerà ancora tanto Edi, ma questo è tutto da dimostrare. Lo verificheremo quando tornerà dalle Olimpiadi se andrà bene al fianco di Pandev. Ma anche di Insigne e Vargas. Fino ad agosto potrebbe pure trovare qualche altro pezzo pregiato in attacco. De Laurentiis continua a dire che in avanti si è completi ma potrebbe bluffare. Un vice Cavani manca in fase offensiva, lo sanno tutti. Sarebbe difficile affrontare la Juve in Supercoppa Italiana solo con il macedone, il nostro Lorenzo da Frattamaggiore e il cileno. Significherebbe consegnare nelle mani della Signora il trofeo in questione. E sarebbe un peccato. Quindi, vale la pena rivedere i programmi ed intervenire.
Si riparte da Dimaro, dunque. Oggi ci sono i test a Castelvolturno, domani la comitiva partenopea si trasferirà nella Val di Sole. Per tredici giorni si sgobberà sui monti trentini, il sor Mazzarri avrà anche un impegno importante con il Bayern Monaco. Il Napoli affronterà i finalisti Champions dopo averli incontrati nella fase a gironi della stessa competizione. Sarà bello sentire di nuovo l’aria europea anche se nella prossima stagione ci si dovrà accontentare della Coppauefa. Si è sperato fino alla fine di risentire l’inno Champions ma purtroppo proprio sul più bello, e precisamente a Bologna, si è venuto meno. In verità i punti che servivano erano stati buttati prima ma ora è inutile rammaricarsi. Si deve pensare al presente. Cercando di migliorare ancora perché senza lo stress fisico e mentale della massima competizione europea si può pensare di vincere lo scudetto. Meglio dirla questa parola poiché è cambiato poco senza pronunciarla. Se ha gioito la Juve, lo può fare anche il Napoli. Pure senza il Pocho. Questa squadra dovrà sfruttare gli impegni Champions delle avversarie dirette (Juve e Milan) e i problemi strutturali delle altre (Inter, Roma e Lazio) per regalare ai napoletani il terzo tricolore. Sognare si può.
Fonte: Il Roma.net
La Redazione
M.V.
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