Una perla dietro l’altra. Ormai non sbaglia più un colpo Goran Pandev. Il macedone è diventato l’oro di Napoli nell’ultimo mese. Da quando cominciò a carburare contro il Novara e segnò la doppietta alla Juventus, non si è più fermato. Ha disputato tutte grandi prestazioni realizzando reti belle ed importanti. Tre le griffe nelle ultime altrettante partite della squadra azzurra. Aveva chiuso il 2011 mettendo la firma sul successone contro il Genoa, ha iniziato il nuovo anno punendo il Palermo e decidendo gli ottavi di finale di Coppa Italia dell’altra sera contro il Cesena. Grazie a lui si sono evitati i supplementari e si è volati ai quarti dove il 25 gennaio prossimo ci si troverà di fronte una tra Inter e Genoa. Sempre al San Paolo. Non si ferma più re Goran. I gol fanno bene al morale ma ciò che fa piacere è che il bomber è diventato parte integrante di un progetto tecnico che sta regalando tanti successi a Mazzarri. In altri tempi l’assenza di Lavezzi sarebbe sempre stata tirata in ballo. Adesso, invece, il Pocho può curarsi per bene poiché ha un sostituto che non lo sta facendo rimpiangere. Anzi, sta facendo benissimo tenendo una continuità realizzativa da grande attaccante. Non si vedeva dai tempi della Lazio un Pandev in questo stato di forma. Qualcosa l’aveva fatto vedere nell’Inter di Mourinho mentre l’anno passato aveva deluso non poco. Aveva bisogno di una piazza che gli desse la possibilità di trovarsi bene e di esprimersi come meglio sa. In un ruolo che gli consentisse di trovarsi a proprio agio. Sicuramente il recupero della forma fisica ha fatto la sua parte. Pandev non poteva essere quello visto ad inizio stagione. Spento, senza motivazioni e fuori sintonia. Da un giorno all’altro si era trovato in una città che non conosceva, in uno spogliatoio tutto nuovo e con un allenatore molto esigente e maniaco della tattica. Il calcio parlerà anche una sola lingua ma se non si riesce a dare ciò che chiede il proprio tecnico diventa tutto più difficile. Il Napoli si capisce a memoria e se c’è uno che non conosce i sincronismi rischia di steccare sistematicamente. Vedi la prestazione poco convincente di Vargas al suo esordio. Anche Pandev al suo approccio in maglia azzurra sembrava un pesce fuor d’acqua come il cileno. Al punto di essere bersagliato duramente dalla critica. Con carattere, passione e professionalità si è messo al passo con gli altri e oggi è un titolarissimo a tutti gli effetti. Oggi sarebbe difficile fare a meno di Pandev. Nel tridente con Hamsik e Cavani è un valore aggiunto. Così come lo è Lavezzi. Almeno fino alla partita con il Siena il problema non si pone ma non appena il Pocho tornerà a disposizione toccherà a Mazzarri fare delle scelte ben precise per evitare di alterare l’equilibrio dell’intera squadra. L’argentino potrebbe coesistere tranquillamente con il macedone. I due hanno già giocato insieme e non sono andati male. Tra una settimana, però, la situazione sarà diversa. Non ci sarà alcuna emergenza ma solo l’imbarazzo della scelta per l’allenatore di San Vincenzo. Il 3-4-2-1 funziona che è una meraviglia e il match sofferto dell’altra sera con il Cesena non fa testo. In qualche partita Mazzarri potrebbe pensare anche di variare qualche posizione in campo permettendo a Goran ed Ezequiel di andare a braccetto con Cavani. Ed Hamsik. Beh, anche in Coppa Italia il buon Marekiaro non ha demeritato in mediana. Avendo a supporto Dzemaili e Donadel ha potuto lavorare bene diventando un valore aggiunto del reparto offensivo. Non sarebbe, quindi, un esperimento azzardato ma uno schieramento convincente. Soprattutto quando di fronte ci sono squadre che pensano solo a difendersi sperando di ripartire in contropiede. Mazzarri sa fare bene il suo valore e nel corso della partita, quando si rende conto che non ci sono possibilità di sfondare, cambia il modulo e riesce a conquistare il risultato voluto. Almeno per il momento Lavezzi è ancora fermo e di conseguenza il posto in attacco spetta di diritto a Pandev. Il macedone spera di potersi ripetere anche contro il Bologna in modo tale da mettere un altro tassello nella sua esperienza partenopea. Sperando, poi, che a giugno possa esserci la possibilità di restare in azzurro.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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