L’asse Napoli-Udinese funziona alla grande. De Laurentiis riesce sempre a trovare il pezzo pregiato nella gioielleria della famiglia Pozzo. Certo, qualche volta sbaglia la scelta, qualche altra lo paga caro, ma fa parte del gioco del mercato. L’importante è accontentare Mazzarri a qualsiasi costo. Ecco, quindi, che si spiega l’acquisto di Inler. Lo stesso tecnico toscano, però, diede il via alla cessione di Quagliarella che aveva già trovato in azzurro quando mise piede nel Napoli due anni e mezzo fa. Preferì puntare tutto su Cavani e bene fece visto come sono andate le cose nelle ultime due stagioni. L’attaccante stabiese fu ceduto alla Juventus due stagioni fa dove si fece male poco prima dell’incontro d’andata con la squadra partenopea. A maggio di quest’anno, però, ha potuto festeggiare la conquista dello scudetto. Per il futuro Aurelio De Laurentiis ha nel mirino due tre elementi. Uno su tutti, però: Benatia. Il difensore marocchino piace da sempre a Mazzarri. L’allenatore di San Vincenzo l’ha fatto monitorare dagli scouting partenopei e tutte le relazioni sono state positive. Sarebbe l’uomo giusto per poter rinforzare un reparto che ha lasciato un po’ a desiderare. Inutile stare qui a dire al posto di chi dovrebbe giocare. In una grande squadra ognuno deve mettersi a disposizione del tecnico che, poi, deciderà il da farsi. Sicuramente Benatia avrebbe molto possibilità di essere un titolarissimo. L’idea del presidente del Napoli è di portare a Castelvolturno anche Armero e Cuadrado. Pratica mente vorrebbe volare sulle ali con i due friulani. I due colombiani hanno fatto davvero bene, il primo sulla sinistra con l’Udinese, il secondo in prestito al Lecce. Quest’ultimo, naturalmente, sarebbe la riserva di Maggio mentre Armero prenderebbe il posto del partente Dossena. Stando a queste richieste, comunque, il Napoli dovrà sborsare un assegno bello lauto alla famiglia Pozzo. Facendo due conti, almeno venti milioni di euro. Una cifra blu per gli altri club ma non per De Laurentiis che è molto ricco dopo la cessione di Lavezzi. Senza dimenticare che ha a disposizione il tesoretto della Champions League. Adesso si deve capire che cosa ne pensa l’Udinese. Per il momento la società friulana è concentrata sulle comproprietà, ai primi di luglio, però, si dedicherà ad acquisti e cessioni. Il Napoli, senza dubbio, avrà una corsia preferenziale. I due club sono diventati amici sin dal 2004. Da quando, cioè, De Laurentiis decise di ingaggiare Pierpaolo Marino come direttore generale. Allora il dirigente era con i friula ni ma i Pozzo lo liberarano volentieri per dargli la possibilità di tornare a “casa”. Con Marino arrivò anche Roberto Carlos Sosa. Da svincolato, però. Nel corso degli anni, poi, c’è stata anche una cessione ai bianconeri. Quella di Maurizio Domizzi. Il difensore fece bene in azzurro ma poi decise di andare via e il Napoli lo accontentò. Il sogno di De Laurentiis di tre anni fa era quello di formare la coppia gol Di Natale-Quagliarella in maglia partenopea. Purtroppo, il secondo accettò mentre il primo no. Il capocannoniere della serie A, anche per volere della moglie, decise di restare in Friuli per evitare problemi in famiglia. Se Toto avesse accettato all’epoca molto probabilmente Lavezzi sarebbe andato via prima. Chissà…
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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