No Maggio, no party. Il rientro del Christian vicentino ha fatto brindare nuovamente il Napoli alla vittoria. L’esterno azzurro è tornato più forte di prima. Aveva lasciato i compagni per un infortunio al flessore della coscia sinistra accusato nella semifinale di Coppa Italia con il Siena. Il 14 marzo, però, si era fatto male allo Stamford Bridge per un colpo ricevuto nel primo tempo del match con il Chelsea. Nonostante ciò c’era voluto essere contro la Juve ma purtroppo dovette dare forfait alla fine del primo tempo. Da quel momento in poi si è visto un altro Napoli e purtroppo sono state perse tre partite consecutive in campionato. Uno scivolone non indifferente che aveva fatto entrare gli azzurri in un tunnel buio. La crisi era evidente poiché oltre alle sconfitte si giocava male, si subivano molti gol e soprattutto non c’erano le forze per reagire. L’altra sera contro il Novara si è rivisto finalmente Maggio. Nonostante il clima freddo di questo mese di aprile il ritorno di Christian ha riportato la primavera in casa azzurra. L’ex doriano ha cominciato a correre dal fischio iniziale e ha finito solo quando lo sfortunato Doveri ha mandato tutti negli spogliatoi sul risultato finale di 2-0. È partito sistematicamente come un treno sulla corsia destra. Un vero e proprio “Freccia Azzurra” che ha garantito a Mazzarri velocità, copertura, superiorità in fase offensiva e qualità nel gioco aereo sia in attacco che in difesa. Meglio di così davvero non poteva ripresentarsi ai suoi tifosi il buon Maggio. Se si fosse giocato in casa del Lecce la settimana scorsa non ci sarebbe stato, mercoledì prossimo, purtroppo per i salentini, risponderà nuovamente presente. Ormai non vuole più fermarsi fino al 20 maggio, domenica in cui si giocherà la finalissima di Coppa Italia. Sei le sfide che mancano al termine della stagione, poi si dovrà concentrare sull’azzurro Italia. Prandelli sperava che si potesse riprendere presto in modo tale da poter contare su un calciatore capace di poter giocare in qualsiasi ruolo sulla fascia destra. Per il momento servirà alla causa di Mazzarri. Con lui in campo è tutta un’altra cosa. Tra mercoledì e domenica contro Lecce e Roma collezionerà la bellezza di 120 presenze in campionato con la casacca partenopea. Un obiettivo importante per un ragazzo del Nord che ha deciso di restare a vita in una città che inizialmente lo aveva un po’ depresso. È bastato poco, però, per integrarsi e adesso lui e la moglie proprio non vogliono andare più via. Come dargli torto. Rispetto a qualche suo collega il Napoli è un punto di arrivo e non di partenza. E proprio per questo motivo è desideroso di vincere qualche trofeo ma soprattutto di continuare a giocare in competizioni importanti come la Champions League. Se il Napoli non dovesse qualificarsi per il prossimo anno, significa che si tenterà di vincere lo scudetto per poi tornare di diritto nell’Europa che conta.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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