Morgan e Simona Ventura non c’entrano niente con l’XFactor che riguarda il Napoli. Qualcuno strimpella, qualche altro canta, ma nessuno degli azzurri può diventare una star nel mondo della musica. Nel caso specifico della squadra di Mazzarri, l’X-Factor si riferisce agli innumerevoli pareggi incassati nel campionato di A in corso. Lo 0-0 di domenica in casa del Milan è stato il decimo della stagione (su ventidue partite), il secondo consecutivo. Nessuno ha fatto peggio fino all’altro giorno nella massima serie. È un record che i tifosi napoletani ne farebbero volentieri a meno. Anche perché con una mollichina alla volta non si va da nessuna parte. Inutile fare il paragone con la Juventus. Di pari la Vecchia Signora ne ha collezionati nove ma a fare la differenza sono le vittorie. Dodici rispetto alle sette della formazione partenopea. Senza dimenticare che i bianconeri non hanno mai perso mentre il Napoli è caduto cinque volte. Impattare al Meazza contro i campioni ci può anche stare. Chiunque avrebbe firmato a priori per un risultato positivo. Purtroppo a penalizzare la classifica sono le mezze frenate con le piccole. Escludendo gli 0-0 con Fiorentina e Lazio, che tutto sommato non sono provinciali, balzano agli occhi gli intoppi con Cagliari, Atalanta, Novara, Bologna, Siena e Cesena. Battendo no tutte, ma almeno due di queste avversarie, i partenopei potevano essere soddisfatti della classifica. A soli sei punti dal terzo posto c’era ancora la possibilità di conquistare la zona Champions. Oggi, purtroppo, le lunghezze sono dieci e l’aggancio al podio è alquanto difficile. Ormai sono cinque i turni senza successi. Nel 2012 si è vinto solo alla prima in casa del Palermo, poi nulla più. L’ottimo risultato con i rosanero aveva fatto illudere un po’ tutti. Si pensava che i problemi del Napoli fossero finiti e che, mancando gli impegni Champions, si potesse finalmente essere protagonisti in campionato. Dando uno sguardo al calendario la mission non era impossibile. Dovendo affrontare Bologna, Siena, Genoa e Cesena nessuno si aspettava una crisi di risultati così evidente. Invece, non solo si è pareggiato ma a Marassi addirittura si è perso. La rinascita sarebbe potuta ripartire dal Meazza se solo il Napoli avesse sfruttato bene la superiorità numerica. L’espulsione di Ibrahimovic dopo diciotto minuti della ripresa sembrava essere fatale al Milan ed invece Mazzarri e gli azzurri non hanno avuto il coraggio di osare. Il tecnico si è voluto cautelare al massimo per evitare di perdere. Non è la prima volta, infatti, che chi rimane in dieci ha la forza di vincere. L’attuale momento in campionato non è il peggiore vissuto all’allenatore di San Vincenzo da quando è seduto sulla panchina partenopea. Nella sua prima stagione ci fu un momento dove la formazione partenopea non riuscì a vincere un incontro per otto giornate. Dallo 0-0 di Napoli-Genoa si arrivò all’1-1 di Milan-Napoli senza incassare l’intera posta in palio. Si perse a Udine, Bologna e al San Paolo con la Fiorentina. Fortunatamente dopo il pari del Meazza si mise al tappeto prima la Juventus e poi la Lazio. Dunque, le premesse per fare bene ci sono tutte. Lunedì prossimo contro il Chievo si dovrebbe cominciare nuovamente a macinare punti. È pur vero che i veronesi sono una bestia nera ma è arrivato il momento di incassare le vittorie, al di là di chi ci si troverà di fronte. All’andata i clivensi furono favoriti da un turn over suicida ma va detto che la sconfitta arrivò per un liscio di Fideleff che permise a Moscardelli di segnare a porta vuota. Altrimenti anche in quella occasione sarebbe finita pari e patta. Stavolta l’argentino non giocherà, al suo posto ci sarà molto probabilmente Britos che è in netta crescita. Per il momento il Chievo è ancora lontano. Mazzarri è concentrato sulla semifinale di Coppa Italia in programma giovedì a Siena. Ma guai a sottovalutare nuovamente l’avversario di lunedì. Sarebbe davvero troppo un altro pareggio al San Paolo.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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