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Salvatore Caiazza: “Il riscatto di Edu e un turn-over che dà garanzie”

Signore e signori ecco a voi Edu Vargas. Dopo nove mesi di attesa il cileno si è finalmente riscattato dimostrando di essere un bomber vero. Mazzarri sperava che si potesse sbloccare, magari con un gol fortunoso. Una rete gli avrebbe dato gli stimoli giusti per diventare parte integrante di una squadra che punta ai grandi obiettivi. Ebbene, Vargas è andato oltre ogni limite siglando addirittura una tripletta. Molto probabilmente ha stupito anche se stesso esagerando in questo modo. Proprio non pensava di esordire in Europa con tre sigilli regalando così al suo allenatore la vittoria contro l’Aik Solna. È stata una serata da incorniciare per il sudamericano, troppe le delusioni dallo scorso gennaio fino a ieri pomeriggio. Pagato dodici milioni di euro e soffiato a molte big, era arrivato in Italia nel mercato invernale come il nuovo Lavezzi. Nel suo Paese aveva vinto tutto nel giro di due mesi al punto di sfiorare il Pallone d’Oro sudamericano conquistato poi da Neymar. Un campione, dunque, che i tifosi napoletani già sognavano di portare in trionfo. Purtroppo, però, si ritrovò in un contesto molto difficile dove ha dovuto soffrire molto per integrarsi. Mazzarri sapeva che prima o poi sarebbe esploso e ieri sera l’ha fatto. Non poteva più aspettare Vargas altrimenti sarebbe diventato un caso. Nelle sette amichevoli estive ci aveva provato in tutti i modi ad esaltarsi con un gol ma l’unica cosa che si ricorda lui è il palo contro il Bayern Monaco. Il Napoli, comunque, aveva bisogno di poter contare anche sul quarto attaccante. Va bene che Cavani mollerà davvero poco in campionato ma sapere di poter contare su un’alternativa all’altezza della situazione è una  sicurezza in più per il tecnico partenopeo.  Il 4-0 rifilato ai modesti svedesi ha confermato che anche il Napoli2 funziona. Giocare per la prima volta insieme in una competizione europea non era facile, anzi si rischiava di capitolare contro una formazione che nei preliminari aveva battuto il Cska Mosca. Mazzarri addirittura, alla vigilia, li aveva paragonati alla Juventus della Svezia. Si conosceva poco degli avversari ma l’allenatore era obbligato a fare il turn over. Non poteva rischiare di schierare nuovamente i big in vista di due impegni di campionato molto difficili. Ecco, quindi, che il sor Walter si è affidato ai gregari. Quei gregari voluti da lui che gli hanno dato delle belle soddisfazioni. Hanno confermato di poter tranquillamente giocare loro in Europa League senza dimenticare che potranno tornare utili anche in serie A. Qualcuno è da rivedere, come il giovane El Kaddouri, ma non si poteva pretendere di avere tutti al massimo. Soprattutto da quelli che non sono partiti dall’inizio con la preparazione di Pondrelli. Dispiace che un tranquillo come  Hamsik si sia fatto espellere per fallo di reazione. Con il rosso diretto dovrà restare fuori due turni. Tutto sommato meglio così, si riposerà il giovedì per rendere al top in Italia. Da stamane si deve pensare al  Catania. La trasferta del Massimino non è facile ma il Napoli di quest’anno è diverso, sa di essere forte e sicuramente lo dimostrerà contro gli etnei. Vincere anche in Sicilia significherebbe diventare seriamente la squadra da battere. Ma non diciamolo a Mazzarri altrimenti si arrabbia…

Fonte: Il Roma

La Redazione

M.V.

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