Così non va Napoli. Occasioni del genere non si possono sprecare. Gettare al vento tre punti nella giornata dove ci si poteva portare a -5 dalla zona Champions è davvero un peccato. Là davanti Juventus, Milan e Udinese avevano deciso di aspettare gli azzurri con una frenata non da loro. Sembrava tutto fatto apposta per consentire alla squadra partenopea di rientrare di gran carriera nella zona alta della classifica. Ed invece no. Gli azzurri certi regali non li accettano e si vanno a complicare la vita contro un Bologna che invece le strenne le accetta eccome. Sì, perché consentire ad Acquafresca di trovarsi a tu per tu con De Sanctis dopo il liscio di Campagnaro e un present che non capita tutti i giorni. Anzi, quasi mai. L’attaccante che aveva detto di no a De Laurentiis qualche anno fa non credeva ai suoi occhi ed è stato troppo facile per lui siglare il vantaggio. La difesa ancora una volta ha mostrato dei limiti che nella scorsa stagione non erano così evidenti. Mazzarri dovrà ricorrere ai ripari per evitare che certi errori possano essere ancora penalizzanti. Altrimenti si rischia di rimanere al palo così come è accaduto ieri sera contro i felsinei. Non sempre si riesce a rimettere le partite nei binari giusti quando si prende gol a freddo. Soprattutto se di fronte ci sono formazioni che si chiudono in dieci dietro la palla. Meno male che ci si è procurati un calcio di rigore che Cavani ha realizzato, altrimenti davvero sarebbe stata una beffa. La palla in porta, infatti, proprio non voleva entrare. Certo, se Hamsik avesse fatto gol subito le cose si sarebbero messe diversamente ma l’errore del singolo non può essere un alibi. Se una squadra è forte come quella vista col Genoa e a Palermo, allora non ci sono Bologna che tengano. Ma a quanto pare quest’anno il Napoli non riesce a sentirsi a tutti gli effetti una big. Almeno in campionato. Si perché in Champions le cose sono andate diversamente. E si spera che possano andare ancora meglio nel doppio impegno degli ottavi di finale contro il Chelsea. Oggi l’Europa è lontana e poi, anche se si dovesse passare ai quarti, al di là di entrare nella storia e incassare altri complimenti, sicuramente non si arriverebbe in finale. Oggi ciò che conta è la rimonta in campionato. Una rimonta che si è interrotta bruscamente in una serata dove si sperava di poter fare di un solo boccone l’avversario di turno. Invece, tanti calciatori sono apparsi poco brillanti e non all’altezza della situazione. Sono venuti meno i più attesi, da Hamsik a Cavani, da Inler a Gargano. Per non parlare di Campagnaro che si è portato indietro l’errore iniziale fino a quando è rimasto in campo. Ad un certo punto Mazzarri, avendo visto l’argentino in difficoltà, l’ha fatto uscire. Di solito le imprese si costruiscono in casa, si vede che al San Paolo il Napoli, soprattutto contro le piccole, non ha la forza di incassare punti importanti. Nelle prossime due gare gli azzurri dovranno andare prima a Siena e poi a Marassi contro il Genoa. Due trasferte che non sembrano così difficili, ma se la squadra partenopea dovesse giocare come ieri sera le cose si potrebbero mettere davvero male. Mancherà anche un intero girone di ritorno per cercare di rientrare nel giro Champions ma se si perdono occasioni così ghiotte quando non c’è la competizione europea figurarsi che cosa potrà accadere quando si comincerà a preparare le sfide contro il Chelsea.
Fonte: IL Roma
la Redazione
M.V.
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