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Salvatore Caiazza: “Con i titolari non si perde”

Di nuovo Cavani. Un’altra volta il Matador. Quel piatto destro a partita praticamente finita ha cambiato una serata che si era messa davvero male. Quel Denis ceduto troppo in fretta due anni fa era diventato il protagonista di un match che sarebbe potuto finire tranquillamente 0-0. El Tanque, però, ci teneva a fare bella figura contro il suo vecchio allenatore. A dir la verità c’era riuscito pure con un gol sfruttando un errore di Campagnaro e un rimpallo sfortunato di Gargano. Il pubblico dell’Atleti d’Italia gli aveva riservato una standing ovation da brividi quando Colantuono l’ha fatto uscire nel finale. Purtroppo per lui, però, proprio il cambio ha obbligato il direttore di gara ad allungare il recupero. Altri trenta secondi che hanno permesso al signor Cavani di mettere dentro un pallone che ha gelato lo stadio Bergamo. Una rete che è valsa solo un punto in classifica ma che darà tanto entusiasmo ad un Napoli che gruppo la possibilità di guardare al futuro con più ottimismo. Una cosa va detta, i nerazzurri avrebbero meritato la vittoria ma nel calcio non sempre si riesce a vincere giocando meglio dell’avversaria. Il Napoli ha pagato dazio troppe volte in questa stagione e se la ruota ogni tanto gira non è male. Con la Lazio, per esempio, un successo ci poteva pure stare ma non era arrivato per la bravura del portiere Marchetti e per un gol annullato dall’arbitro. Il calcio è strano, a volte ti toglie, altre volte ti dà. Ieri sera la dea bendata ha deciso di baciare gli azzurri e di farli esultare nell’extra-time. A Bergamo è arrivata l’ennesima conferma: con i titolari non si perde. Quando in campo sono entrati i big il Napoli martedì dovrà tornare nuovamente in campo per affrontare la Juve vincente in casa della Lazio. Riecco il Matador, dunque. È tornato il bomber delle meraviglie. Segnare tre gol in una settimana non è da tutti. E che gol. I primi due avevano messo in ginocchio i campioni milionari del City, quello di ieri sera ha evitato al suo Napoli di perdere l’ennesima partita in campionato. Sarebbe stato un disastro un altro ko nel torneo di A. Perdere contro l’Atalanta avrebbe definitivamente tolto gli azzurri dalla lotta al vertice e avrebbe scatenato polemiche infinite. Si sarebbe vanificato tutto quello che di buono si era visto martedì scorso in Champions League. Invece, l’1-1 di ieri sera può dare a questo ha chiuso l’Atalanta nella propria area e alla fine è stato premiato. Mazzarri ha ragione a fare dei cambi perché giocare ogni tre giorni non è facile ma c’è stata l’ennesima conferma: il turn over non paga. Massimo rispetto per le alternative, ma i numeri dicono che con loro i risultati non arrivano. Adesso la prova del nove ci sarà martedì sera contro la Juve. I bianconeri viaggiono a ritmo scudetto. I tre punti incassati all’Olimpico contro la Lazio hanno confermato l’ottimo momento di un gruppo plasmato ottimamente da Conte. Il tecnico salentino si è complimentato molto con Mazzarri e ha detto che la Signora deve prendere esempio dal Napoli per diventare nuovamente grande. Belle frasi, ma volte chi ti accarezza cerca di prenderti l’anima. La Juve non è il Diavolo, ma si deve stare molto attenti lo stesso. Non ha mai perso in campionato e può sfruttare al massimo il fatto che non disputi le Coppe. Grazie agli azzurri, però, tra tre giorni la squadra piemontese ha la possibilità di sentirsi in Champions dovendo disputare una infrasettimanale. Purtroppo per loro, però, quando il Napoli sente aria europea e ha davanti una big si trasforma. Diventa cinico e desideroso di regalare al suo pubblico tante soddisfazioni. Martedì scorso proprio i sessantamila del San Paolo hanno fatto la differenza. Stessa cosa vorranno fare a distanza di una settimana. A Fuorigrotta sbarca la nemica di sempre, la squadra che calcisticamente viene odiata da ognuno dei sei milioni di fan sparsi in tutto il mondo. I napoletani vorrebbero perdere tutte le partite ma non questa. Negli ultimi quattro anni di serie A si è sempre vinto. La Signora se ne è sempre tornata a casa a capo chino. Cavani sta affilando le armi. Adesso che è tornato a segnare con continuità non ha alcuna intenzione di fermarsi. Nella passata stagione realizzò una tripletta che mise ko una Juve ambiva a vincere il campionato. La botta del San Paolo fu fatale e da quel momento in poi non riuscì più a fare punti. La speranza è che la storia si possa ripetere.

Fonte: Il Roma.net

La Redazione

M.V.

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