Vedere giocare e segnare il Pocho delle ultime settimane provoca emozioni uniche. Impossibili da spiegare. Il signor Ezequiel Lavezzi è diventato il simbolo di un Napoli che non conosce più soste. Si era sempre detto che l’argentino fosse un eterno incompiuto, faceva tutto bene in fase offensiva ma quando arrivava sotto porta sbagliava sistematicamente. Ebbene, da tre partite a questa parte, contro Fiorentina, Chelsea e Inter ha segnato la bellezza di quattro gol. Due solo alla corazzata inglese. Dovesse continuare così per De Laurentiis sarebbe davvero difficile tenerselo stretto. Tutti si metterebbero in fila per pagare la clausola rescissoria e accaparrarselo. Maggio, però, è lontano. Fino al termine della stagione godiamoci un nuovo fenomeno che sta facendo tornare indietro nel tempo i tifosi napoletani. Lungi dal pensare che possa essere paragonabile a Maradona, ma il Pocho degli ultimi tempi si sta avvicinando timidamente. Ormai è ancora di più l’idolo della piazza, il campione che va idolatrato e venerato come un dio. Il dio della pelota, il dio che ha ancora tanto da dare a questo Napoli. Tre su tre. L’Inter se la ricorderà molto questa stagione contro la squadra di Mazzarri. Per tre volte Ranieri e i suoi ragazzi hanno dovuto alzare bandiera bianca. Nelle prime due occasioni i nerazzurri si erano lamentati delle direzioni arbitrali, iersera hanno subito una lezione di calcio dal Napoli ed è stato davvero impossibile arrampicarsi sugli specchi per trovare un alibi. Nel primo tempo non hanno mai visto la palla. Mazzarri ha schierato una formazione che, sull’ali dell’entusiasmo per la vittoria con il Chelsea, ma soprattutto con un’organizzazione tecnico tattica perfetta, ha chiuso nella propria area i campioni meneghini. Basta pensare che Morgan De Sanctis non è mai stato impegnato. Complimenti al tecnico di San Vincenzo per aver scelto Dzemaili come sostituto dello squalificato Hamsik. Lo svizzero è stata l’arma in più in fase passiva ma soprattutto in quella attiva. È stato un valore aggiunto e nella ripresa, proprio grazie a lui, è arrivato il gol del vantaggio. Non ha mai perso un duello con i vari dirimpettai. È una soluzione da provare ancora, soprattutto quando di fronte ti ritrovi squadre che pensano solo a difendersi. Tipo l’Inter per esempio. Ranieri sapeva che si sarebbe giocato il futuro al San Paolo eppure non ha mai osato più di tanto. Un pareggio gli avrebbe fatto comodo. Stava pure riuscendo immeritatamente a tornare a casa imbattuto ma fortunatamente Pazzini ha sbagliato a porta vuota. Il Napoli è tornato, dunque. Mai in questa stagione la squadra di Mazzarri era riuscito a vincere tre partite di seguito in campionato. Prima o dopo la Champions aveva sempre perso qualcosa. Stavolta no. Ha fatto man bassa, e non contro squadrette, ma con Fiorentina e Inter a distanza di nove giorni. Gli azzurri hanno scavalcato la Roma e si sono imposti al quinto posto, peccato che Udinese e Lazio abbiano vinto altrimenti si sarebbe potuto recuperare qualche altro punto per la zona Champions. Giocando così, però, niente è impossibile. Lo dice anche Lavezzi. E bisogna credergli.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro