Signori, il vento è cambiato. Se il Napoli gioca male e vince, allora vuol dire che è sulla strada buona per poter salire sul podio della serie A anche al termine di questa stagione. Fa bene il Parma a
recriminare per i vari episodi, ma quando affronti le grandi squadre devi mettere in preventivo che alla prima occasione vieni punito. Forse il pari sarebbe stato il risultato più giusto. M se uno come Lavezzi si inventa un gol del genere, anche se partito in fuorigioco, c’è poco da fare. La differenza la fanno i campioni e Mazzarri ne ha due in particolare che gli stanno regalando delle gioie immense. Il Pocho e Cavani non conoscono ostacoli negli ultimi tempi. L’argentino sta recuperando il tempo sprecato segnando con un ritmo impressionante, l’uruguaiano il vizio del gol non l’ha mai perso e dopo essersi fermato con l’Inter, ma non in Nazionale, si è procurato un rigore che poi ha realizzato sulla ribattuta di Mirante. Mazzarri, espulso ingiustamente dall’arbitro Valeri, è stato sincero a fine gara: «Abbiamo vinto in maniera immeritata». L’importante, però, era incassare i tre punti. Quante volte il Napoli avrebbe dovuto farlo pur giocando bene e non c’è riuscito. In varie occasioni per colpa del direttore di gara di turno. Stavolta ce l’ha fatta conquistando il quarto successo consecutivo in campionato, il quinto compresa l’impresa Champions col Chelsea. Sicuramente la squadra non ha reso ad alti livelli come con l’Inter ma preparare una trasferta, come quella del “Tardini”, in soli due giorni non è stato facile per Mazzarri. Con dodici nazionali in giro per il mondo è rimasto con pochi intimi fino a giovedì. Tutti hanno giocato con le rispettive formazioni e di conseguenza si sono presentati a Castelvolturno molto stanchi. Si deve, poi, tenere conto degli infortuni di due difensori nella prima mezz’ora. Il tecnico toscano è arrivato al momento clou della gara senza avere la possibilità di fare i giusti cambi per evitare di soffrire, soprattutto a centrocampo. Il solo Inler non ha saputo dare compattezza al reparto: forse inserendo Zuniga o Pandev, si sarebbe potuto tenere duro fino alla fine. Ma chi può dirlo. L’unica cosa sicura è che il Napoli ha messo un’altra vittoria in cassaforte dando prova di essere maturato al punto giusto pure con le piccole. Non va dimenticato che all’andata i parmensi vinsero senza neanche saperlo e quindi la legge divina della pedata ha deciso di compensare le cose. Al “Tardini” gli azzurri hanno dimostrato di saper soffrire, non sempre si può giocare a ritmi alti, soprattutto se l’avversario, di tutto rispetto, ti chiude nella tua area per l’intero secondo tempo. Si è sempre detto che l’equilibrio delle gare lo spostano i campioni. Ebbene ieri Cavani e Lavezzi hanno dimostrato di essere per l’ennesima volta tali. E il pranzo è stato servito. Anche il piccolo Giovinco ha tentato di fare il mostro ma non l’ha fatto abbastanza. Smentendo così il suo ds Leonardi che aveva osato fare il paragone col Pocho. Addirittura aveva detto che valeva di più. Beh, ognuno la pensa come vuole, la cosa certa è che il Napoli non si ferma più: ha recuperato altri due punti sull’Udinese mentre è ancora a cinque punti dalla Lazio. Ma il campionato è lungo…
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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