Paulo Sousa, allenatore della Salernitana, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match con il Napoli:
Salernitana penalizzata – “Il presidente si è pronunciato, ci sono persone autorevoli che si sono espresse e va bene così. Io faccio l’allenatore e parlo della mia sfera di competenza. E’ logico che la preparazione è stata influenzata, solo giovedì abbiamo saputo la data della partita. Avremo un giorno in meno per preparare la partita con la Fiorentina, la pianificazione è cambiata ed è evidente. Ma dobbiamo essere bravi e andare oltre tutto questo. Faccio un discorso generale: quest’anno il calcio italiano sta raggiungendo un grande livello come testimonia il cammino delle nostre in Europa, anche chi prende decisioni deve garantire lo stesso livello. Mancanza di professionalità? Non ho detto questo. C’è bisogno di maggiore professionalità, è diverso”.
Contrastare il Napoli – “Anch’io vedo e sento i nostri protagonisti e il nostro ambiente che ci crede. Questo mi rende orgoglioso per il lavoro che stiamo facendo insieme. Tutti credono di poter competere contro chiunque sia in casa, sia fuori. Siamo sempre più consapevoli dei nostri limiti ma anche dei nostri mezzi. Sono un grosso estimatore di Spalletti, l’ho detto in tempi non sospetti. Quando l’ho affrontato ho riconosciuto altissimo livello e questa squadra merita di essere al primo posto, Luciano ha dato qualità al suo gioco, i protagonisti sono di alti livelli e mi piace la loro mobilità nella catena laterale, il modo in cui interagiscono gli interpreti. Idem sul corridoio centrale, con la capacità di saltare l’uomo individualmente. Mi è piaciuta la capacità di aver dato un gioco più associativo a Osimhen con una buona occupazione dello spazio che ha dato continuità al suo gioco e non solo verticalità. Il Napoli è squadra forte, l’unica critica che posso fare, con tutto il rispetto, è che è molto tosto soprattutto muscolarmente. Vorrei avere la sua forza e la sua passione alla sua età. Noi possiamo affrontare il Napoli con fierezza del nostro modello di gioco. Dobbiamo mantenere le nostre idee, essere concentrati fino alla fine. L’intensità mentale influisce molto, ognuno deve sapere cosa fare nel proprio ruolo. Gli avversari saltano bene l’uomo, servirà spirito di sacrificio e andare continuamente al raddoppio contro un Napoli che crea tantissimo. Avremo dei momenti in cui dobbiamo avere un uomo in più sul possesso avversario soprattutto sugli esterni. Stiamo lavorando sulla capacità di proporci e di sfidare anche la capolista. Per questo serve il coraggio di mettere in pratica le nostre idee. Potremmo sbagliare ma dobbiamo continuare a farli abbassare, creare le nostre opportunità. Con l’Inter e il Milan, le altre big, ma anche l’ultima contro il Sassuolo abbiamo dimostrato che possiamo creare difficoltà a tutti. Dobbiamo restare in partita fino alla fine, solo così possiamo continuare a pensare di vincerla”.
I festeggiamenti del Napoli – “Ogni difficoltà è opportunità di crescita. Cerco di essere realista, la gara di domani può farci crescere tanto. Conosco bene Spalletti e il suo ruolo di leader e sono certo che il Napoli non sarà distratto da nulla e che farà la sua partita di livello come sempre. Parliamo di un avversario che produce gioco a ritmi alti anche se è in vantaggio di tre gol. Bisogna avere rispetto per il Napoli pur consapevoli che abbiamo le nostre potenzialità. Ma loro sono fortissimi”.
Su Osimhen – “Non ho preparato niente di particolare, a volte difendi bene se hai maggior possesso palla. Sarebbe importante far abbassare il Napoli. E’ chiaro che se il pallone ce l’hanno loro dobbiamo essere corti e raddoppiare costantemente le marcature in blocco alto e in blocco basso mostrando coraggio e aggressività. Abbiamo caratteristiche ben precise, sappiamo che il Napoli ha giocatori determinanti e si è visto quanto loro hanno patito l’assenza del centravanti quando non ha giocato per infortunio. Io sono per prevenire: più che ingabbiare lui è necessario non fargli arrivare il pallone, pur sapendo che loro hanno capacità e soluzioni innumerevoli. Sono anche bravi a portare fuori posizione i difensori avversari, le loro decisioni individuali determinano tanto e dovremo essere bravi nella lettura preventiva delle azioni. Sperando di essere accompagnati anche da un po’ di fortuna”.
Su Mazzocchi – “Ha lavorato benissimo in settimana ed è un ragazzo di cuore, è sempre più vicino a scendere in campo dall’inizio. Ha esperienza, salta l’uomo, costruisce basso e regge il duello sul piano fisico. Serviva continuità negli allenamenti, la sta avendo e presto lo vedremo titolare”.
Sui diffidati – “Sugli esterni non abbiamo molti doppioni e da diverse settimane stiamo lavorando ad altre soluzioni come testimonia la gestione Kastanos. Lo facciamo anche per prevenire infortuni, come nel caso di Mazzocchi, e squalifiche. Da settimane siamo concentrati su questo aspetto. Voglio prevenire, non ci sono altri tipi di ragionamenti”.
Sulla Fiorentina – “Per me la gara più importante è domani. So che ci sono tre gare ravvicinate e ci penso, ma la mia mente è concentrata sul derby. La formazione prescinde da Salernitana-Fiorentina di mercoledì”
Sui bambini coinvolti in allenamento – “Ho cercato di fare certi gesti in tutte le città dove ho lavorato. Tante volte non abbiamo la possibilità di lavorare a porte aperte, ma mi aspetto accada con maggiore continuità. I bambini sono le nuove generazioni, sono i tifosi del domani e amano il calcio. Portarli sul manto erboso dell’Arechi, far sognare loro di calcare quel campo e stare affianco ai propri beniamini alimenta la loro passione per la Salernitana e per la città di Salerno. Per me è una cosa da ripetere in continuazione. Ogni tanto è giusto far vedere ai tifosi e agli organi di informazione il nostro modo di allenarci. Da quando sono arrivato fino a giovedì scorso il livello di intensità di tutti i giocatori è stato equivalente, l’altro ieri invece ho visto uno step ancora più elevato. E questo conferma quanto incide il rapporto con la gente”.
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