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Salernitana, Perrone può lasciare dopo il trionfo

Il tecnico ha richieste dalla serie B: presto vedrà Mezzaroma

Prima la festa, subito dopo i programmi. In mezzo gli incontri, i contatti, gli spifferi, le indiscrezioni, le strategie. In casa granata si parla inevitabilmente di futuro. La Salernitana ha vinto il campionato con un mese di anticipo ed è già tempo per gettare le basi per il prossimo campionato. Lotito e Mezzaroma, dopo due promozioni consecutive, vorrebbero regalare e regalarsi il tris. 

Per farlo bisogna subito sciogliere il nodo allenatore. Perrone si, Perrone no? Perrone forse. Il tecnico della Salernitana ha vinto due campionati di fila all’ombra dell’Arechi e si è meritato sul campo una riconferma che sembrerebbe quasi scontata. Le cose, però, stanno in maniera un tantino diversa. L’anno scorso, intanto, il tecnico fu ringraziato e lasciato a casa, salvo poi essere richiamato dopo la breve ed infruttuosa parentesi targata Galderisi. Rispetto alla passata stagione le cose sono cambiate. Il trainer granata non è più inviso alla piazza e la proprietà gli ha lanciato attestazioni di merito e di stima. Stavolta, però, è proprio Perrone che sembra voler riflettere sul prosieguo della sua avventura a Salerno. Non solo e non tanto per le sirene di qualche club di prima divisione (c’è chi sussurra anche di B) che ha preso contatti sul suo nome, ma soprattutto perché aspetta di conoscere i programmi societari. Marco Mezzaroma in settimana sarà a Salerno per parlare con il tecnico. Un primo approccio. Un pour parlet prima dell’incontro ufficiale che avverrà la settimana prossima, subito dopo la festa promozione di domenica all’Arechi. Allora, intorno al tavolo, ci saranno Lotito, Mezzaroma e Perrone. Oggetto della discussione i piani futuri. Il tecnico sa bene di essere entrato nella storia ed ha più riprese – tra le righe – ha sempre fatto intendere che saranno i programmi a fare la differenza.
Già, i progetti. Il diesse Mariotto ha la valigia dietro l’angolo. Il responsabile dell’area tecnica Carlo Susini, invece, sta lavorando da tempo a due piani alternativi. Entrambi prevedono rinforzi per la prima divisione. Il piano “A” prevede un’altra forte “sfornata” di giovani talenti provenienti dalle giovanili della Lazio. Mai come stavolta sarà possibile scegliere tra i migliori aquilotti che avrebbero certo meno reticenze a trasferirsi a Salerno rispetto all’anno scorso, complice anche la categoria (C1). Un discorso del genere favorirebbe anche il discorso sui bonus per gli under, oltre alla valorizzazione di elementi del vivaio laziale, con buona pace di Lotito. Il tutto con rischi calcolati, vista la riforma imminente.
Il piano “B” (mai lettera sembra più appropriata), invece, vorrebbe a Salerno 5-6 elementi esperti e di assoluto valore per tentare subito e senza mezzi termini la scalata alla serie cadetta. In ogni caso, l’intenzione è quella di integrare la rosa attuale senza stravolgerla. Che tradotto in parole povere significa rinforzare la squadra con due esterni bassi, altrettanti centrocampisti, un attaccante di peso ed un portiere esperto. La lista della spesa vale anche per il piano “A”. Soltanto che il “supermarket” sarebbe tutto targato baby Lazio.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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