“Ci sono dei ricorsi sull’abolizione della multiproprietà. Perché viene tirata in ballo solo la Salernitana e non la Lazio? Chi genera l’incompatibilità è oggetto di esclusione. Spero che quella con l’Inter non sia stata l’ultima partita in A della Salernitana. La proroga non è contemplata, o entro il 31 arriva una comunicazione ufficiale dei trustee che hanno definito e accettato una vendita con garanzie e preliminari e prendono i 45 giorni per la firma definitiva oppure la Salernitana è fuori”. A dirlo quest’oggi, nella conferenza stampa post Consiglio Federale, il presidente della FIGC Gabriele Gravina.
Il numero uno della Federcalcio non è intenzionato a concedere proroghe alla Salernitana, anche dopo il 31 dicembre termine ultimo dell’attuale iter: “Il campionato potrebbe essere falsato anche lasciando la Salernitana in Serie A nel caso di esclusione si azzera tutto e sono tutti alla pari. È una situazione sconcertante perché è un tema che andava affrontato prima, eravamo di fronte ad una deroga già dopo la promozione dalla serie D. Ci poteva essere l’esclusione, secondo la norma, già da giugno ma mi sembrava un atto di una cattiveria eccessiva”.
Gravina è comunque sicuro che, alla fine, la Salernitana riuscirà in questi dieci giorni rimanenti a trovare un acquirente: “Ci sono ancora le condizioni per risolvere il problema, non dipende da noi ma dai disponenti. Ho fatto una scommessa, nei prossimi dieci giorni la Salernitana sarà venduta, vedremo se ho ragione”.
Infine, un pensiero sul rispetto per la piazza di Salerno: “Il rispetto verso la tifoseria e la città l’ho dimostrato da subito, quando a maggio e giugno abbiamo sollevato il problema e c’era stata chiesta una settimana, poi tre settimane, applicando una norma che tutti conoscevano a cominciare dal presidente della Salernitana. Un imprenditore sa che c’è il rischio di vincere il campionato, abbiamo accettato uno strumento temporaneo e ho ricevuto anche dei complimenti. Rispetto significa esser anche responsabili e consapevoli. Ti devi porre il problema prima. Sono convinto che in dieci giorni la Salernitana si venderà, non è possibile discutere di una realtà come Salerno che non ha offerte. La mia preoccupazione è dare alla città di Salerno una grande speranza, ho visto gli striscioni, ma non decido in base agli striscioni, non mando la Federazione al massacro perché altri non hanno avuto capacità di affrontare il problema in maniera diversa. Nel caso farò una brutta figura”.
Fonte: TMW
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