Da mercoledì 6 giugno in regalo con Il Mattino il libro di 48 pagine «NAPOLI 25 anni dopo!». È il racconto della cavalcata che ha portato gli azzurri alla conquista della quarta Coppa Italia della storia del club. Un omaggio ai lettori e ai tifosi. E tra questi anche c’è anche il cantante Sal Da Vinci: «Non so perché ma io appena ho visto quel trofeo alzato al cielo di Roma con la mente sono andato subito ai due campionati di serie C1, a quelle strane trasferte sui campi al limite dell’impossibile e a grandi eroi come Francesco Montervino e Gennaro Iezzo». Nostalgia canaglia. Poi si arriva al momento attuale. «Quello che conta è la maglia. La Coppa Italia significa ritornare a vincere dopo un buio di 25 anni dove il nostro legame con la squadra è aumentato e mai diminuito. Perché noi tifosi del Napoli siamo fatti così». Non gli ha rovinato la festa il pensiero dell’addio di Lavezzi: «Noi siamo rimasti orfani di grandi campioni, riusciremo a rimpiazzare anche il Pocho a cui comunque abbiamo voluto bene». La vittoria contro la Juve: «È l’eterna rivale, è stato ancora più bello battere i bianconeri». Sal Da Vinci non ha però festeggiato: «Non me la sono sentita, nel mio cuore era aperta la ferita per la morte di Melissa, nell’attentato di Brindisi. Dinnanzi a certe scene, tutto scivola in secondo piano».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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