L’infortunio di Lorenzo Insigne tiene assolutamente banco in casa Napoli. Il capitano azzurro, infatti, dopo il problema rimediato contro la Lazio farà di tutto per esserci nella gara di Champions League del Camp Nou contro il Barcellona. Quali sono però le reali possibilità di vederlo in campo? La nostra redazione ne ha parlato con il Dottor Corrado Saccone, ex preparatore atletico del Napoli e ora al Gjiliani, squadra del Kosovo.
“Con il caldo, lo stress e le tante partite giocate, l’infortunio è spesso dietro l’angolo”, spiega Saccone. “Non è una cosa molto difficile che ci si possa far male. Con il caldo il muscolo non lavora nel modo più idoneo, la temperatura giusta e ottimale per lavorare bene è di 12° mentre adesso ce ne sono 30°, con grande umidità anche la sera. Tutto questo non favorisce la macchina umana. L’uomo è un motore, quando il muscolo soffre per cause esterne il KO è dietro l’angolo. Bisogna stare attenti alla quantità di minutaggio che un giocatore può fare ad alto livello”.
Nel caso di Insigne, per esempio, “una gara come quella contro la Lazio non aveva troppa valenza a livello di classifica ma era importante sotto l’aspetto della rivalità calcistica. Questo comporta un consumo di energia importante e il nervosismo ovviamente non favorisce. Credo che il suo infortunio sia dovuto ai tanti minuti giocati ma può capitare. Forse, in previsione della gara di Barcellona, qualche minuto potevano risparmiarglielo. Però non sapendo che tipo di allenamento è stato svolto e a che intensità questa è solo una mia ipotesi”.
Punto interrogativo ovviamente sul possibile recupero in tempo per Barcellona: “Non è un infortunio lieve, l’adduttore è il muscolo principe del cambio di direzione, deve supportare il 90% del carico. Se un giocatore può andare solo dritto ma non a destra o a sinistra allora fa fatica. Il Napoli fortunatamente ha il Dottor Canonico e tutti gli altri che sono bravi. Però il recupero a breve termine non so se sia possibile”.
Infine, per quanto riguarda l’eventuale minutaggio o la possibilità di peggiorare il danno, Saccone spiega: “Se alla fine Lorenzo giocasse potrebbe farlo anche per 90′, non è una questione di durata ma di resistenza del muscolo. Se lui può lavorare e il muscolo si contrae in maniera idonea, allora può giocare. Se invece c’è anche solo un piccolo fastidio sarebbe meglio non rischiare. Lorenzo però è un generoso, darebbe la vita per giocare queste partite ed è – insieme ai vari Mertens e Koulibaly – un giocatore determinante per il rendimento del Napoli. Ripeto, non è una questione di durata: o la macchina è perfetta e allora può giocare – perché si giocherà al 200% – oppure è meglio fermarsi“.
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